AVERSA. Un agente della Polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Aversa, nel Casertano, è stato posto agli arresti domiciliari, con sospensione temporanea dai pubblici uffici, per corruzione, rivelazione e utilizzazione di segreto d'ufficio, traffico di influenze illecite e cessione di sostanze stupefacenti.

L'ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Napoli Nord, nell'ambito delle indagini coordinate dalla Procura di Napoli Nord, è stata eseguita da personale della Polizia penitenziaria appartenente al Nucleo investigativo regionale di Napoli e al Nucleo investigativo centrale.

Secondo quanto emerso dalle indagini, il 29enne agente della Polizia penitenziaria, residente a Trentola Ducenta, avrebbe introdotto nel carcere sostanze stupefacenti e altri beni da destinare ai detenuti, traendone indebiti profitti. Inoltre si sarebbe fatto promettere e consegnare denaro per una sua presunta mediazione verso una persona addetta ai concorsi per il reclutamento nel Corpo della Polizia penitenziaria.

Le indagini sono scattate a seguito di numerose segnalazioni da parte del Comando della Casa di reclusione di Aversa con le quali venivano comunicati diversi rinvenimenti di telefoni cellulari nella disponibilità dei detenuti.