Dieci bambini, provenienti da diverse regioni del Centro e del Nord Italia, hanno riacquistato la vista grazie alla prima terapia genica, voretigene neparvovec di Novartis, per distrofie retiniche ereditarie effettuata all'Azienda ospedaliera dell'Ateneo Vanvitelli di Napoli. La terapia, approvata e rimborsata in Italia, affronta una rara forma di distrofia retinica ereditaria, legata a mutazioni in entrambe le copie del gene RPE65, che ha visto il suo esordio, circa 15 anni fa, con una sperimentazione di fase I realizzata con la collaborazione tra l'Universià Vanvitelli, la Fondazione Telethon e Children Hospital di Philadelphia. I risultati sono stati presentati oggi in una conferenza stampa.

«In Campania, e di questo siamo in genere poco consapevoli, è in atto una grande rivoluzione nell'organizzazione sanitaria ospedaliera e nel campo della ricerca medica e genetica. Questo, che è un dato assolutamente straordinario, il più delle volte non viene neanche percepito». Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.

«In Campania - ha ribadito De Luca - è in atto una rivoluzione nel campo della medicina della sanità e della ricerca di cui è bene essere consapevoli. Troppo spesso siamo inondati da stupidaggini, in qualche caso da notizie diffamatorie, spesso noi stessi ci facciamo male con le nostre mani, al punto da perdere di vista quello che è il dato fondamentale: è in atto una vera e propria rivoluzione nella nostra sanità». 

«Un risultato straordinario dal punto di vista scientifico, chirurgico, della ricerca ma anche dal punto di vista dell'umanità, che merita davvero una sottolineatura». «Questo è un lavoro che viene da lontano e che ha prodotto risultati di recente - ha aggiunto De Luca - in questi campi non dobbiamo fare la corsa e seguire l'audience. Spesso la comunicazione anche scientifica nel nostro Paese, abbiamo fatto qualche sperimentazione in occasione del Covid, segue più le ragioni degli ascolti televisivi che della correttezza scientifica».

«In questo caso sono stati seguiti i tempi dettati dai protocolli. Non solo sono stati valutati gli effetti a breve ma anche gli effetti di medio periodo, di piena tenuta dei risultati ottenuti dalla terapia genica, in qualche caso anche due anni di miglioramento dei risultati sui pazienti. Il fatto di essere la prima realtà d'Europa in fatto di clinica oculistica rivolta all'età pediatrica è qualcosa che davvero deve riempirci di orgoglio e di grande soddisfazione, immagino in primo luogo per il team ma per tutti quanti noi perché questo davvero è un risultato straordinario», ha concluso De Luca.

«Credo che sia arrivato il momento per fare anche in questo campo un'operazione verità: stiamo riducendo drasticamente i flussi di mobilità passiva e più amplieremo la comunicazione e l'informazione sulle cose che abbiamo in Campania, più questi flussi sono destinati a ridursi fino ad azzerarsi». «Fra i pazienti curati dall'Università Vanvitelli - ha aggiunto De Luca - non c'era nessun campano. C'erano alcuni pazienti che provenivano da Piemonte e Lombardia, da regioni presentate nella vulgata comune come le eccellenze del nostro Paese. Davvero ad oggi possiamo dire con orgoglio che siamo protagonisti di una vera e propria rivoluzione in questo campo. Stiamo riducendo in maniera drastica i viaggi della speranza al Nord, non possiamo che essere orgogliosi di questo lavoro che è in campo e che è merito e frutto innanzitutto del lavoro dei professionisti, dei ricercatori, dei clinici e dei chirurghi impegnati in questa attività davvero straordinaria». 

«Questa è una mattinata di grande orgoglio e di grande soddisfazione, e anche di grande gratificazione umana. Abbiamo conosciuto e ancora in queste ore nel nostro Paese momenti ed episodi di imbarbarimento, di negazione stupida del ruolo e del valore della scienza e dei risultati scientifici al servizio della vita e della salute degli esseri umani. Arriva oggi a tutti quanti un messaggio di speranza, di rigore, di apprezzamento per il lavoro prezioso e insostituibile della comunità medico scientifica nel nostro Paese» ha detto De Luca.

«Abbiamo investito risorse imponenti, 140 milioni di euro, su un'altra linea di ricerca che è la ricerca oncologica. Presenteremo a breve risultati straordinari già prodotti anche in questo campo». «Sono state isolate in laboratorio - ha spiegato De Luca- due molecole che hanno un effetto inibitorio sulla moltiplicazione di cellule oncologiche e stiamo lavorando per la sperimentazione clinica, in un Paese dove per avere autorizzazione autorità centrali bisogna fare il più delle volte un calvario. Si è deciso di fare la sperimentazione clinica negli Stati Uniti per non perdere tempo».