Un appello e un impegno all'unita' sindacale, ancor piu' in questa fase storica, per affrontare insieme le grandi sfide che riguardano la Campania e il Mezzogiorno, a cominciare dal Pnrr e dal no all'autonomia differenziata. Una sorta di 'patto', che andra' costruito nel tempo, ma che viene idealmente sottoscritto dal palco del 12esimo congresso regionale della Cgil. "La forza delle tre grandi confederazioni sindacali e' stata storicamente quella di saper distinguere e scegliere tra l'importanza di una visione generale e quella di una particolare - sottolinea Giovanni Sgambati, segretario generale della Uil Campania - Oggi piu' che mai, nonostante le sensibilita' diverse di ciascuna organizzazione, e' necessario tenere salda l'unitarieta' sindacale. Abbiamo una grande opportunita' e responsabilita', con i fondi del Pnrr possiamo compiere un salto determinante per colmare il divario tra Nord e Sud, ma bisogna fare bene e fare nei tempi adeguati".

Gli fa eco Doriana Buonavita, segretario generale della Cisl Campania. "Colmare il divario Nord-Sud significa anche rispettare gli impegni presi e la ripartizione delle risorse, a cominciare dai Fondi per lo sviluppo e la coesione, che potrebbero contribuire, insieme alle altre risorse come quelle del Pnrr, a dare risposte alla fame di lavoro che c'e' in Campania". Questa battaglia, aggiunge, "si puo' fare da soli o insieme. L'unita' sindacale - spiega - se percepita come un dovere dura poco. Occorre definire i campi del metodo e del merito e trarne le sinergie giuste".Nella relazione che ha aperto il congresso della Cgil, il segretario regionale Nicola Ricci si sofferma sulle tante vertenze aperte, rimarcando che "solo unendo le rivendicazioni, delle categorie e delle camere del lavoro, nello spirito di forte confederalita', potremmo lavorare su un'unica grande 'vertenza Campania'. Non tengo fuori l'esigenza di una vertenza unitaria, con Cisl e Uil, forte e di rilievo nazionale - aggiunge - intensifichiamo le alleanze strategiche con le associazioni e i movimenti per dare continuita' a quanto fatto negli ultimi tempi e cerchiamone delle nuove". Ricci si rivolge quindi direttamente a Sgambati e Buonavita, che siedono in platea, parlando di un'unita' sindacale che, "oggi, e' forse a un punto di non ritorno. E' un aspetto su cui inviterei a riflettere, su un'unita' sindacale intesa come rispetto dei lavoratori".