Domani la Cobas, insieme alle altre organizzazioni del sindacalismo di base e conflittuale (Cub, Sgb, SIcobas,Unicobas, Usb, Usi-Cit, Cobas Sardegna, Adl Varese) ha proclamato lo sciopero generale intercategoriale nazionale. Sono interessati tutti i settori pubblici e privati, dalla sanità alla scuola, dalle fabbriche ai trasporti.

Lo sciopero è proclamato per: il rinnovo dei contratti con significativi aumenti dei salari e adeguamento automatico al costo della vita; l'introduzione del salario minimo di 12 euro/ora; la cancellazione degli aumenti delle tariffe dei servizi ed energia, un calmiere dei prezzi dei beni primari e dei combustibili; la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario; impedire l'Autonomia Differenziata che disgrega il paese, e in particolare scuola e sanità; dire no al sistema di appalti/subappalti rafforzati dal Ddl Concorrenza; respingere l'attacco reazionario del governo Meloni ai diritti civili e democratici, la criminalizzazione dei migranti e l'ulteriore inasprimento della repressione del conflitto sociale e sindacale, con l'introduzione del reato di occupazione abusiva e raduni illegali; investimenti economici rilevanti per la scuola e sanità pubbliche, per i trasporti, per il salario garantito a disoccupati e sottoccupati; cancellare l'alternanza scuola-lavoro e gli stage gestiti dai centri di formazione professionale; una nuova politica energetica che utilizzi pienamente le fonti rinnovabili; dire “NO” alla guerra e all'economia di guerra, all'aumento delle spese militari e all'invio di armi in Ucraina; l'aumento delle risorse a favore dell'autodeterminazione, la tutela della salute delle donne, combattendo discriminazioni, oppressione nel lavoro, nella famiglia e nella società; la difesa del diritto di sciopero e il riconoscimento a tutte le OO.SS. di base dei diritti minimi e dell'agibilità sindacale in tutti i luoghi di lavoro.

Durante la giornata si terranno manifestazioni regionali o provinciali a Roma, Torino, Milano, Padova, Trieste, Genova, La Spezia, Bologna, Firenze, Pisa, Grosseto, Ancona, Terni, Napoli, Bari, Taranto, Catania, Palermo, Cagliari.