NAPOLI. Gli spari a bruciapelo, l’amico riverso a terra in una pozza di sangue e in testa quelle parole che non potrà mai dimenticare: «Scappa, quello mi ha ucciso». È un racconto concitato e drammatico, quello che F.D.C., 17 anni ancora da compiere, ha affidato al nonno nell’immediatezza dei fatti. Il complice di Ugo Russo, il ragazzino ucciso sabato notte dal carabiniere che aveva provato a rapinare, dopo una breve fuga in via Nazario Sauro aveva trovato riparo nell’abitazione del congiunto al Pallonetto di Santa Lucia.