Addio a Italo Ormanni, napoletano, 87 anni, era un magistrato che nella sua carriera è stato impegnato in alcuni dei più noti casi giudiziari italiani. In magistratura dal 1961 al 2010, Ormanni si è occupato di importanti inchieste su mafia, camorra e terrorismo, così come di indagini internazionali in collaborazione con la Dea e l'Fbi, nel 1982 è stato applicato alla Corte di Cassazione e consulente della Presidenza del Consiglio del governo Giovanni Spadolini per i problemi attinenti alla criminalità organizzata. Dal 1984 al 1990 è stato componente della Commissione parlamentare Antimafia insieme con Giovanni Falcone.

Ormanni ha iniziato la sua carriera come sostituto procuratore proprio nel capoluogo campano, dove si è occupato di indagini sulla camorra, arrestando i boss Raffaele Cutolo, Lorenzo Nuvoletta, Michele Zaza. Applicato alla Corte di Cassazione dal 1982, è diventato consulente della Commissione parlamentare Antimafia insieme con Giovanni Falcone dal 1984 al 1990. Nel 1994 il suo arrivo a Roma, dove ha ricoperto il ruolo di procuratore aggiunto fino al 2008.

Nella Capitale, Ormanni si è occupato di alcuni dei più celebri casi di cronaca, dal rapimento di Emanuela Orlandi al delitto di via Poma, dagli omicidi di Marta Russo e Giovanna Reggiani a quello di Maria Grazia Cutuli, uccisa in Afghanistan, passando per le indagini sul delitto D'Antona e le Nuove Brigate Rosse. Da capo dipartimento del ministero della Giustizia si è occupato dell'estradizione dal Brasile del terrorista Cesare Battisti.

Autore di diverse pubblicazioni di criminologia, Ormanni è stato Docente a contratto presso l'Università di Napoli nella Scuola di specializzazione in medicina legale e Presidente di sezione della Commissione Tributaria Provinciale di Napoli.