Arresti a Marano di Napoli dove i carabinieri hanno  rintracciato e preso Bonaccorso Ivan Rino (41 anni), De Fenza Giuseppe (66 anni) e di Costanzo Giuseppe (65 anni), tutti originari di Marano, che dovranno scontare una pena di 4 anni a seguito di provvedimenti emessi dal tribunale di Termini Imerese, ufficio esecuzioni penali, per il concorso in trasporto e detenzione di sostanze stupefacenti.

I fermati

I tre erano stati fermati nel maggio 2018 nella provincia di Palermo a bordo di un’auto, con all’interno un grosso quantitativo di hashish.
I carabinieri li hanno rinchiusi a Poggioreale.

I fatti

Dentro una Jaguar sono stati trovati circa 100 chili di hashish, suddivisa in confezioni da mezzo chilo ciascuna. Gli stupefacenti erano nascosti all’interno di un vano occultato con un sistema di apertura comandata a distanza dietro i sedili posteriori.

L’hashish, se avesse raggiunto le piazze dello spaccio cittadine, avrebbe potuto fruttare circa 500.000 euro. Sono stati arrestati tre napoletani: Giuseppe De Fenza, Giuseppe Di Costanzo,entrambi di 63 anni e Ivan Rino Bonaccorso, di 38 anni, accusati di trasporto e detenzione di sostanza stupefacente. I poliziotti della sezione antidroga della squadra mobile con l’ausilio degli agenti del commissariati di Brancaccio e Bagheria, hanno controllato le vie di accesso alla città.

Indagini

Gli inquirenti sapevano che un grosso carico di droga sarebbe arrivato a Palermo a bordo di una Jaguar. I poliziotti, dislocati sulla A 20 in direzione del capoluogo, hanno seguito la Jaguar X type preceduta da un Land Rover Freelander,  fino al loro arrivo in un parcheggio di pertinenza di un’abitazione isolata ed indipendente in contrada Lanzarotte nel Comune di Bagheria.

Gli agenti, hanno fatto irruzione all’interno dell’immobile ed i tre napoletani si sono dati alla fuga per le campagne circostanti.

Le ricerche  hanno permesso di rintracciare e catturare i tre fuggitivi,  che si erano nascosti tra i cespugli nella speranza di farla franca. Gli agenti hanno appurato che De Fenza era alla guida della Jaguar mentre gli altri due erano gli occupanti del Land Rover Freelander. De Fenza, Di Costanzo  e Bonaccorso, su disposizione dell’autorità giudiziaria sono stati  portati nel carcere Pagliarelli.