Un 53enne detenuto nel carcere napoletano di Poggioreale è morto all'ospedale Cardarelli, dove era ricoverato nel reparto di Medicina d'urgenza, per arresto cardiocircolatorio. Lo rende noto il garante per i detenuti della Campania, Samuele Ciambriello, denunciando «le condizioni di non pochi istituti penitenziari, in primis Poggioreale», che «non consentono un'efficace attività di prevenzione. I detenuti con malattie croniche, quali i cardiopatici, diabetici, i malati oncologici, quelli che patiscono malattie respiratorie, coloro ai quali è stato diagnosticato l'Hiv o l'epatite C necessitano con urgenza di misure alternative al carcere. La Cassazione è stata chiara: ogni detenuto ha diritto a morire con dignità, in particolare se anziano o malato. Perchè molti magistrati non considerano il complessivo stato morboso del detenuto e le sue precarie condizioni di salute e di afflizione in pochi metri quadrati?».

Ciambriello ricorda che «oltre al cancro del sovraffollamento, nelle carceri, suicidi, atti di lesionismo, morti per malattie, sono segnali e sintomi che dovrebbero mettere in allarme sia chi si occupa di carcere, sia la magistratura, sia la politica che l'opinione pubblica e il sistema dei mass-media».