SANT’ANASTASIA. Nella sua storia bimillenaria Napoli ha espresso la santità in tutte le declinazioni possibili: da San Gennaro a Sant’Alfonso Maria de Liguori…; ma è forse il XX secolo quello in cui Napoli tocca le cime vertiginose della santità, grazie al piccolo e umile Sacerdote “tutto napoletano”, Don Dolindo Ruotolo. 
Nobile, essenziale, taumaturgo, eccellente teologo, scrittore prolifico… amico di Padre Pio.
Si racconta che dalla stanza di don Dolindo si sentivano voci di cori celestiali, mentre lui suonava l’organo che nessuno sapeva quando e come aveva imparato a fare. Don Dolindo Ruotolo non aveva mai ricevuto lezioni di musica,a scriveva sotto dettatura di Gesù e Maria. E quelle voci delicate che lo accompagnavano scomparivano quando qualcuno cercava di vedere a chi appartenessero. Si raccontava in giro che lui suonasse per gli Angeli e e insieme agli Angeli del Paradiso.

La signora Grazia Ruotolo, nipote di Don Dolindo, ha custodito con sacro rispetto quegli spartiti che hanno ormai un secolo e che forse in pochi hanno mai eseguito ed ascoltato, come ad esempio l’ultimo Maestro di Cappella napoletano, il maestro Gaetano Valentino, che si è occupato di organizzare e dirigere la musica sacra a Napoli e dintorni e che godeva della stima e dell’amicizia di Padre Dolindo.

Ed è grazie al figlio del compianto maestro Valentino, Sergio, baritono del Teatro San Carlo di Napoli, che è stata avviata un’importantissima opera di raccolta e valorizzazione delle opere di Padre Dolindo. Sergio Valentino ha fondato l’Associazione “Don Dolindo l’Organista di Dio” insieme al maestro organista Antonio Sembiante, a Fabio Fiorito, Coordinatore dell’Associazione “GLISS” di Madonna dell’Arco e a Stefano Juliano, attivo nella promozione della Tradizione Cattolica e del patrimonio culturale napoletano. L’Associazione ha lo scopo di recuperare tutta la sconosciuta opera musicale di Padre Dolindo Ruotolo al fine di studiarla, custodirla, valorizzarla e diffonderla, assicurandosi che rimanga nel patrimonio musicale della gloriosa città di Napoli, la cui storia e tradizione sono uniche al mondo, tanto da annoverarla tra le capitali mondiali della musica.

Dopo tantissimi anni saranno eseguiti “Tu es Sacerdos” ed alcuni mottetti sconosciuti e composti da Don Dolindo Ruotolo. Gli esecutori saranno il baritono e Presidente dell’Associazione Sergio Valentino, il fratello, il tenore Giuseppe Valentino, l’organista della Basilica, il maestro Francesco Sorrentino e la violinista Adele Tammaro. Le musiche dell'Organista di Dio si potranno ascoltare oggi, 26 novembre, nel Santuario della Madonna dell’Arco a Sant’Anastasia, durante una messa che si terrà alle ore 18,30. La celebrazione religiosa sarà preceduta, alle ore 17, dalle testimonianze sulla vita dell’amatissimo sacerdote napoletano. Sarà la nipote Grazia Ruotolo a raccontare il grande cuore di don Dolindo Ruotolo. Testimonianze contenute in un libro scritto sulla vita del santo sacerdote, dal titolo “Gesù, pensaci tu”, scritto da Grazia Ruotolo con Luciano Regolo, scrittore e direttore di Famiglia Cristiana. Un completo volume di vita, opere, scritti del mistico napoletano con la sua eredità spirituale alle migliaia di fedeli che lo amano e si recano alla Chiesa di San Giuseppe dei Vecchi che si trova a Napoli, in via Salvatore Tommasi, 19. Qui si trova la sua tomba dove ogni giorno decine di persone si recano per “parlargli” e “bussare tre volte” alla lapide, come don Dolindo aveva raccomandato di fare e così, lui – aveva assicurato – ascolterà ed aiuterà chi gli si rivolgerà in preghiera. Quella Chiesa comincia infatti ad attirare migliaia di fedeli da tutto il mondo, diventando il centro di eventi che ancor più rinsaldano il profondo legame tra il Paradiso Celeste e il “paradiso partenopeo”.