NAPOLI. Da oggi la città di Napoli avrà un nuovo Santo. A piazza San Pietro infatti Papa Francesco presiederà la cerimonia di canonizzazione di don Giustino Russolillo, originario del quartiere di Pianura. Il sindaco Gaetano Manfredi, durante la presentazione, a Palazzo San Giacomo, di questa importante tappa religiosa, aveva detto che si trattava di «un segnale di speranza per le nostre comunità e per l’impegno che la Chiesa insieme alle istituzioni deve mettere in campo per essere vicina ai più bisognosi, agli ultimi».

Il processo diocesano di beatificazione iniziò il 18 gennaio 1980 presso l’Arcidiocesi di Napoli. E don Russolillo era stato dichiarato Venerabile da Giovanni Paolo II il 18 dicembre 1997 e poi Beato il 7 maggio 2011 da Benedetto XVI. A conclusione del lungo iter, il 27 ottobre dell’annus horribilis del 2020 Papa Francesco ha promulgato il decreto sul miracolo attribuito all’intercessione di don Giustino Russolillo, a 131 anni dalla sua nascita. Don Russolillo, identificato con la figura di sacerdote modello, è anche il fondatore della Congregazione religiosa dei Vocazionisti, istituzione dedita ad aiutare i giovani soprattutto coloro in difficoltà, a rischio e mano abbienti.

Tanto è vero che la fondazione delle suore vocazioniste è nata proprio con il compito di essere “madri delle vocazioni”. Morì a Pianura di Napoli il 2 agosto 1955. Il suo corpo è custodito nella cripta della Casa Madre dei Vocazionisti, a Pianura, dove restano ancora molti dei suoi ricordi.

«La canonizzazione di don Giustino – aveva sempre sottolineato Manfredi – è un evento straordinario per il suo valore spirituale ma anche per il suo valore civile, per il suo impegno ad essere vicino alle persone che avevano più necessità e per la sua visione di una Chiesa militante, operativa sul territorio. Credo sia un messaggio molto importante e che ci aiuta nel presente e anche nel futuro».

Per oggi, gran giorno, anche a Pianura sono attesi tantissimi visitatori che seguiranno passo dopo passo anche se in remoto la cerimonia. Per poter assistere alla canonizzazione in Vaticano, sono invece state esaminate oltre 7mila richieste. Ma anche Pianura si prepara all’evento tanto atteso dalla cittadinanza. I preparativi fervono da mesi. Questa sera ci sarà una processione che percorrerà tutti i luoghi principali in cui si è svolta l’opera caritatevole di don Giustino e il corpo del santo uscirà dalla cripta per ricevere un primo omaggio dalla cittadinanza.

Sabato 21 invece vi sarà un altro momenti di festa con la celebrazione di ringraziamento alla presenza, tra gli altri, del Prefetto della Congregazione dei Santi, cardinale Marcello Semeraro e una processione. Oltre a Pianura, dove don Russolillo fu parroco fino alla sua morte, altre due diocesi sono in festa: San Marzano sul Sarno e San Valentino Torio, dove, quasi un secolo fa, aprì due case religiose. I più anziani addirittura dicono di ricordare questo sacerdote quando accompagnò le prime suore a cui furono affidate le comunità.