NAPOLI. EnergyMed 2020 è stata frenata ma non fermata dal covid19. Il lockdown ha fatto slittare l’edizione di fine marzo alla Mostra d’Oltremare ma il team di Anea, diretto da Michele Macaluso e presieduto da Pasquale Gervasio, sta lavorando per lo slittamento della fiera sulle fonti rinnovabili e l’efficienza energetica che si svolgerà in autunno. «Siamo all’inizio di un nuovo modo di vivere – spiega Michele Macaluso – e con tutti i nostri partner pubblici e privati presenteremo le nuove opportunità e tecnologie per rendere questo nuovo mondo green».

L’avvicinamento all’edizione 2020 parte ora sul web con due giornate di seminari online in programma il 4 e 5 giugno. Dall’edilizia sostenibile alla nuova frontiera della mobilità elettrica, fino alla trasformazione delle imprese, esperti di settore e imprenditori ci spiegheranno le innovazioni al via. La mobilità è di certo tra i temi più caldi vista la prospettiva di crollo dei trasporti pubblici per la difficoltà del distanziamento e il lavoro da fare per evitare che tutti si muovano su auto inquinanti.

I nuovi bonus del governo puntano in particolare su bici elettriche e monopattini che presto invaderanno le nostre città e uno dei partner storici di EnergyMed, Emoby, è pronto alla sfida: «Il virus – spiega Roberto Minerdo, esperto di mobilità sostenibile – ci ha fatto capire che le nostre abitudini cambieranno anche sul movimento. Le nostre città dovranno cambiare i piani del traffico, il sistema della sosta dovrà diventare il vero hub per far partire la micromobilità, alloggiando e noleggiando bici, bici elettriche, monopattini. Così alleggeriremo il traffico veicolare e faremo respirare le nostre città. Noi siamo pronti visto che con il lavoro di ricerca e sviluppo di Emoby da tempo abbiamo sperimentato le tecniche necessarie a questa prospettiva con sistemi innovativi per il noleggio e la ricarica di veicoli elettrici».

Ma l’auto rimarrà e dovrà però essere più ecologica, per questo il settore chiede una spinta ulteriore al comparto elettrico come spiega Remo Carnevale, manager di Porche per le concessionarie Del Priore: «L’accelerazione all’uso dell’auto privata – afferma – è inevitabile e farà aumentare le emissioni. Per questo l’utilizzo dell’auto elettrica o ibrida è la risposta giusta, i governi devono concedere maggiori bonus e minori vincoli alle auto elettriche e ibride la cui vendita era già in grande ascesa a gennaio e febbraio prima del lockdown». E allora anche Smart Minimax, sulla stessa lunghezza d’onda, lancia la nuova Smart EQ, un’auto 100% elettrica, super scattante e che permette di accedere nelle ZTL e parcheggiare sulle strisce blu in maniera gratuita.

Anche il trasporto pubblico guarda al futuro che è giunto, come Arriva, l’azienda che gestisce la mobilità in diverse città italiane: «Siamo già attivi con i bus elettrici – spiega l’amministratore delegato Angelo Costa – a Cremona con il servizio urbano che garantisce ottime prestazioni. Possiamo farlo perché operiamo sull’elettrico sin dal 2015, quando lavoravamo con le prime navette con questa forma di energia. Ma la sostenibilità è testimoniata anche da esperienze come quella di Trieste che ha la flotta di mezzi più giovane d’Europa ed è un aspetto a cui si può guardare a 360 gradi, pensando anche al metano e al gas liquido».

Il lockdown ha fatto riscoprire la casa che dovrà essere sempre più green da quest’anno, mentre per il futuro si lavora su materiali innovativi come il gasbeton, un materiale isolante, solido, semplice da lavorare, composto da acqua, sabbia, calce e cemento. «Il virus – spiega Andrea Riva di Ekoru – ci ha aperto gli occhi sul ruolo della casa nel nostro benessere. Il futuro ci chiede l’impegno su abitazioni confortevoli, usando materiali naturali ed ecocompatibili, e noi studiamo soluzioni per fare passi avanti su efficienza, ecologia e salute. Tutta la filiera dell’edilizia, però, si deve muovere in maniera univoca su questa strada».