Gli artigiani di San Gregorio Armeno, la celebre strada dei presepi del centro storico di Napoli, sfidano il ciclone Poppea e la crisi economica ed energetica per dare il via alla stagione natalizia. Questa mattina, alla presenza del sindaco Gaetano Manfredi e di Marisa Laurito, madrina dell'iniziativa, è stata inaugurata la 151esima fiera natalizia organizzata dall'associazione Le botteghe di San Gregorio Armeno, che riunisce i maestri presepai partenopei. "Ripartiamo e ripartiamo alla grande - ha spiegato Vincenzo Capuano, presidente dell'associazione -. Abbiamo sempre superato i momenti difficili e supereremo anche questo".

Gli artigiani sono impegnati in alcuni progetti per far sì che una tradizione lunga oltre 300 anni non vada perduta. "Realizzeremo una scuola sull'arte del presepe napoletano - ha detto Capuano - per dare ai giovani formazione e anche lavoro. Poi lavoriamo perché si mantenga l'integrità di San Gregorio Armeno: se va via un artigiano arriva un altro artigiano e così preserviamo le botteghe. L'obiettivo è non perdere la tradizione, che è talmente importante da essere conosciuta in tutto il mondo. Io provengo da una famiglia di artigiani alla quarta generazione, con i miei figli siamo alla quinta. Questa tradizione va mantenuta".

L'amministrazione comunale, intanto, è al lavoro perché sia un Natale da trascorrere in sicurezza nonostante, queste le stime del sindaco, arriverà in città oltre un milione di visitatori. Il primo intervento partirà sabato: per regolare il traffico pedonale entrerà in vigore un senso unico alternato. "San Gregorio Armeno, le sue botteghe, le associazioni, le casette di legno che si sono allestite anche quest'anno rappresentano una delle più belle cose che ci sono nella nostra città dal punto di vista artigianale e dal punto di vista artistico e paesaggistico - ha sottolineato Teresa Armato, assessora alle Attività produttive del Comune - Siamo nel pieno dei Decumani e questo rappresenta una delle ragioni, forse la principale, per cui tantissimi turisti, dal prossimo weekend e fino a gennaio, vorranno venire a Napoli, conoscere le bellezze della città, vivere l'esperienza anche della napoletanità osservando una bottega artigiana, la realizzazione di un pastore o l'allestimento di un presepe. Credo davvero che Napoli sia nota in tutto il mondo anche per i suoi meravigliosi pastori".

Per proteggere la tradizione si sta anche pensando di "inserire San Gregorio Armeno tra le strade della nostra città nelle quali si definisca l'univocità della categoria commerciale: cioè qui a San Gregorio si possono mettere soltanto le botteghe artigiane che fanno i presepi. È una cosa a cui le associazioni e i presepisti tengono molto e anche noi ci teniamo molto". Per Natale, però, San Gregorio Armeno potrebbe restare al buio. I fondi per le luminarie sono stati assegnati alle Municipalità che se ne stanno occupando. Ma i tempi, la crisi energetica e la scarsa risposta delle aziende stanno mettendo a rischio l'installazione delle luminarie. "Sarà la IV Municipalità a decidere i luoghi dove installare le luminarie - ha detto Armato -, ma dobbiamo anche dire che San Gregorio forse brilla di luce propria, ha mille e una ragioni per splendere". La presidente della IV Municipalità di Napoli Maria Caniglia non nasconde le criticità: "La somma, 150mila euro, per le luminarie ci è stata attribuita da poco. Occorrono dei passaggi tecnici prima di procedere con l'installazione. Spero e vorrei che ci riuscissimo per metà dicembre…".