Il Mar Mediterraneo è sempre più caldo. Nell'inverno appena trascorso la temperatura media del golfo di Napoli ha registrato per la prima volta un aumento di circa 1°C rispetto alla media degli ultimi 7 anni, toccando i 15,5°C. Le temperature in crescita sono confermate anche in superficie in quasi tutti i mari italiani e, in particolare, nell'Adriatico, con valori superiori al grado rispetto alla media 2020-2022.

I dati sono stati rilevati dal progetto MedFever, che riunisce Enea, l'associazione MedSharks, l'azienda Lush, Università Sapienza di Roma, Ogs, Guardia Costiera e un gruppo di subacquei volontari, e confermati dal sistema previsionale Enea Mito sulla circolazione marina del Mediterraneo. Negli ultimi quarant'anni le temperature medie dei fondali del Golfo di Napoli sono aumentate di circa 1,5° (da 14 a 15,5°C).

In particolare, il sistema Mito rileva a 100 metri di profondità nel golfo di Napoli anomalie di circa +0,5°C, in accordo con i dati dei sensori di MedFever, e punte di circa + 1°C nel Tirreno, nel canale di Sicilia e nello Ionio centrale.

Dati che «confermano l'allarme sulle temperature dell'aria e del mare lanciato ieri dal Servizio Ue Copernicus, che ha rilevato che, dopo febbraio e marzo 2024, anche aprile è stato globalmente il più caldo mai registrato al mondo», dice Ernesto Napolitano del laboratorio Enea di Modellistica climatica.

Sulla stessa scia anche la temperatura superficiale marina media globale che ad aprile è stata di 21,04°C, valore più alto mai registrato per questo mese, di poco sotto i 21,07°C registrati a marzo 2024, la più alta di qualsiasi mese nella storia dei dati, anche superiore a quella di agosto 2023 (20,98°C). Aprile è stato anche il 13esimo mese di seguito in cui la temperatura globale della superficie del mare è stata la più alta mai registrata in quel mese.

«Questi cambiamenti non sono solo numeri ma segnalano che ci troviamo agli inizi di un processo più ampio e che tali fenomeni accadranno in modo sempre più frequente», conclude Napolitano.