NAPOLI. L’amministrazione comunale riconosce l’errore per le multe agli autorizzati alla Ztl. Raggiungevano i diecimila euro le sanzioni amministrative che i cittadini avrebbero dovuto pagare per aver transitato in una zona a traffico limitato. Ma più che un’effrazione, era stata un’incomprensione tra Palazzo San Giacomo e le famiglie che appartenevano già da tempo alla categoria di autorizzati al transito. L’accaduto risale al lontano 2020, quando “in piena emergenza Covid le Ztl di Mezzocannone, Centro Antico e Piazza del Gesù furono temporaneamente convertite in Aree Pedonali”. Secondo “una specifica ordinanza dirigenziale”, gli aventi diritto al transito veicolare di queste aree avrebbero dovuto presentare “un’istanza di inserimento dati al servizio competente” ma non lo fecero, dando per scontato il diritto al passaggio. Dopo quattro anni, i cittadini avrebbero dovuto pagare non solo le multe ricevute, ma anche le “maggiorazioni dovute agli interessi di mora maturati nel tempo”. Con la conseguenza di un importo totale dai cinque a dieci mila euro. Un costo insostenibile per le famiglie che negli anni si sono mobilitate in segno di protesta.

A fare luce sul disagio anche il Presidente della Commissione Infrastrutture e Mobilità Nino Simeone che, in una nota di commissione rivolta all’attuale Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e inviata il 30 aprile 2024, fa appello alla “giustizia sostanziale” definendo “doverosa” un’azione utile almeno “ad andare incontro alle istanze dei cittadini”. Ieri, la prima luce in fondo al tunnel. In un comunicato stampa della Giunta Comunale, l’amministrazione chiede al Concessionario, responsabile dell’emissione dell’ingiunzione di pagamento, “di sospendere l’esecutività di tali provvedimenti al fine di effettuare le necessarie verifiche sulla sussistenza dei verbali”. Pertanto, il Comune ha sospeso il pagamento delle multe ricevute tra il 6 giugno e 31 ottobre 2020 e ha affidato a Napoli Obiettivo Valore, la società di progetto responsabile delle entrate tributarie, la verifica dei documenti.

L’iter da seguire parte il 1° giugno: tutti i cittadini “in possesso della documentazione attestante la presentazione del ricorso al Prefetto o la sentenza favorevole del Giudice di Pace possono rivolgersi agli Uffici di Napoli Obiettivo Valore, ubicati in via G. Porzio n. 4 al Centro Direzionale Isola B2, previo appuntamento” da fissare sul sito della società. Dal canto suo Nino Simeone si dice orgoglioso di aver «portato all’attenzione una situazione paradossale» che da anni incombe sui cittadini interessati. Intanto la Napoli Obiettivo Valore assicura di «continuare ad impiegare tutte le proprie risorse per adempiere agli obiettivi richiesti in conformità ai contratti stipulati con le autorità competenti e rimane a disposizione dei cittadini».