CAPRI. Un'isola spaccata in due, con le due Amministrazioni comunali che non hanno rapporti istituzionali. È la situazione che da ieri si è creata sull'isola di Capri a seguito dello stop dell'Amministrazione comunale di Capri al progetto della funicolare sotterranea, caro alle due precedenti amministrazioni isolane, quella di Capri guidata dal sindaco Gianni De Martino e di Anacapri del primo cittadino Franco Cerrotta. Con i nuovi sindaci, eletti a maggio 2019, la situazione è però cambiata, e il Comune "basso" dell'isola ha fatto dietrofront: il Consiglio comunale di Capri, e in particolare la maggioranza che sostiene il sindaco Marino Lembo, si è espresso nei giorni scorsi contro la costruzione della nuova funicolare, che dovrebbe permettere il collegamento tra la zona del porto di Marina Grande e il comune “alto" Anacapri, revocando la precedente delibera del 2018. Una decisione contro la quale si è scagliato il sindaco di Anacapri, Alessandro Scoppa, che dichiara «la formale interruzione dei rapporti istituzionali» con l'Amministrazione di Capri. La decisione è stata comunicata con una nota inviata al prefetto di Napoli: «L'Amministrazione comunale di Anacapri è costretta ad assumere un atteggiamento deciso per difendere sia i diritti connessi alla mobilità dell'isola di Capri, sia quelli della nostra cittadinanza che, ancora una volta, viene pubblicamente offesa nella propria dignità», scrive il sindaco di Anacapri.