NAPOLI. È stato approvato dalla commissione congiunta Affari Costituzionali e Bilancio l’emendamento “salva Comuni”, che mette al riparo i conti del Comune di Napoli.  Il discusso emendamento, da molti definito “salva Napoli” o “salva Dema”, rinvia di un anno gli effetti di una sentenza della Corte Costituzionale che sarebbero stati molto duri per Palazzo San Giacomo. La Corte Costituzionale - infatti - è intervenuta in via incidentale su richiesta delle sezioni riunite della Corte dei Conti in merito ad un contenzioso tra la magistratura contabile e il Comune di Napoli. La Consulta ha stabilito che l’amministrazione non poteva utilizzare le anticipazioni di liquidità dello Stato, costringendo il Parlamento ad interpretare la norma che non avrebbe effetti, ovviamente, solo sul Municipio partenopeo ma anche su tutti gli enti comunali. È vero, però, che l’emendamento allontana il baratro per le casse del Municipio neutralizzando per un anno l’effetto della sentenza (che incrementa di circa un miliardo, arrivando a  2,7, il passivo del Comune). Nei giorni scorsi molti esponenti locali di Pd e Movimento 5 Stelle si sono espressi contro la norma, proposta in Parlamento dai due partiti di Governo. Anche il centrodestra è andato all’attacco parlando di “inciucio” tra Pd e Dema per la candidatura di Sandro Ruotolo.