Era sul tetto del carcere di Napoli di Secondigliano quando per un passo falso o forse per un capogiro ha perso l'quilibrio ed e' precipitato nel vuoto da un'altezza di dieci metri. È morto cosi' Giovanni Ferrante, 51 anni, operaio di una ditta edile del Napoletano che aveva vinto l'appalto per il rifacimento della guaina protettiva del tetto del penitenziario. L'allarme e' stato lanciato dai colleghi dell'uomo. Inutili i tentativi di soccorso. La salma e' stata sequestrata e sono in corso indagini dal parte dei carabinieri di Napoli.