Rallentamenti e lunghe code in tutti gli hub vaccinali di Napoli, in particolare alla Mostra d'Oltremare, dove si registrano ore di attesa tra gli over 70. All'origine dei rallentamenti il caso AstraZeneca. Molti dei convocati hanno infatti rifiutato il vaccino, cercando poi di convincere i medici a somministrargli un altro tipo di vaccino, allungando a dismisura i tempi. 

Alla Mostra c'è anche il direttore generale dell'Asl Napoli, Ciro Verdoliva che spiega cosa sta succedendo. «La persona che entra cerca di convincerci di avere le patologie che gli impongono di avere il vaccino Pfizer. - afferma Verdoliva - Le patologie rischiose sono elencate con molta precisione, non è una scelta nostra ma di compatibilità che è stata studiata e approfondita nei laboratori. Quindi quando il nostro medico fa un'anamnesi approfondita di diversi minuti e poi dice al cittadini “mi dispiace non si può cambiare vaccino", ricomincia l'opera di convincimento».

«Di solito il colloquio pre-vaccino dura 3-4 minuti, oggi siamo passati a dieci minuti. Qui in Mostra abbiamo 27 box operativi, con Pfizer abbiamo fatto 4.800 vaccini con venti minuti di attesa per tutti, ha funzionato sempre tutto bene. Ora ho duemila persone in coda arrabbiate. Chiedo scusa a tutti di questi ritardi, non è giusto per i cittadini e per i nostro collaboratori» conclude il dirigente sanitario. 

La situazione è tornata alla normalità una volta riuscita a smaltire la coda. Nessun problema invece si è registrato negli altri centri vaccinali realizzati dalla Asl Napoli 1 Centro, nella Fagianeria del Bosco di Capodimonte e nel Museo Madre al centro storico. Chiuso oggi l'hub della Stazione Marittima per la sanificazione periodica.