Picchia un pachistano, residente in un appartamento acquistato a un'asta giudiziaria, per costringerlo a lasciare l'abitazione. Un 39enne di Giugliano, ritenuto contiguo al clan camorristico Mallardo attivo a Giugliano e nei comuni limitrofi, è stato arrestato dai Carabinieri in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli nell'ambito di indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia partenopea.

L'uomo è ritenuto gravemente indiziato dei reati di estorsione, rapina e detenzione illegale di armi, aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose, e secondo quanto emerso dalle indagini si sarebbe reso protagonista, unitamente ad altre persone in fase di identificazione, di due distinte estorsioni, rispettivamente commesse ai danni di un cittadino extracomunitario e di un imprenditore della provincia di Caserta.

L'indagine ha documentato che il 39enne, con reiterate minacce di morte e con l'utilizzo di armi, ha costretto un cittadino pachistano, residente in un appartamento acquistato ad un'asta giudiziaria, a lasciare la sua abitazione, arrivando a sottrargli, dopo aver fatto irruzione nel suo domicilio, alcuni oggetti e denaro contante e a chiuderlo a chiave in uno sgabuzzino percuotendolo con una mazza di ferro e spaventandolo esplodendo sul pavimento dei colpi di arma da fuoco.

Nel secondo caso, evocando la sua appartenenza al sodalizio criminale di Giugliano, ha rivolto delle minacce a un commerciante dell'area di Casal di Principe intimandogli di saldare un debito di 27mila euro che lo stesso aveva contratto in relazione ad una asserita morosità nel pagamento del canone di locazione di un capannone.

Nel corso delle attività, i militari avevano trovato, all'interno di un circoletto di proprietà del 39enne, un fucile a canne mozze e con matricola abrasa la cui disponibilità, a seguito di ulteriori approfondimenti investigativi, è stata riconosciuta anche a carico di un soggetto di 16 anni.

Il minore è stato collocato in comunità in esecuzione di un provvedimento richiesto dalla Procura presso il Tribunale per i Minorenni che gli ha contestato i reati di concorso in detenzione, ricettazione di armi e favoreggiamento.