Poliziotto ucciso durante una rapina nel 1986: reggono le accuse, ma uno degli indagati torna libero perché ha seguito un percorso di reinserimento sociale ed è totalmente estraneo a dinamiche criminali. È questa la motivazione che ha spinto il tribunale del Riesame di Napoli (decima sezione, collegio B, presidente Alessandra Cantone) ad annullare l'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Salvatore Allard, 59 anni, accusato del reato di omicidio aggravato in concorso con Giovanni Rendina, 60 anni, tuttora detenuto, ed un terzo uomo.

Le indagini sul cold-case, erano state riaperte grazie alle nuove tecnologie e al rilevamento di una impronta digitale a 37 anni di distanza dalla tragica rapina in cui perse la vita il Sovrintendente principale della Polizia di Stato Domenico Attianese. Il 4 dicembre 1986 durante una rapina nella gioielleria Romanelli di Pianura, libero da servizio e in compagnia della figlia 14enne. Attianese intervenne per sventare la rapina, ma, dopo una violenta colluttazione con i malviventi, venne dapprima disarmato e poi ferito mortalmente da uno dei rapinatori con un colpo d'arma da fuoco alla testa.

Le indagini, condotte dalla Polizia di Stato e coordinate dalla Procura di Napoli (VII Sezione, procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli, sostituto Maurizio De Marco) hanno portato alla risoluzione del caso a 38 anni dal delitto. Nel frattempo, però, come sostenuto dalla difesa e condiviso dai giudici della libertà, Allard si è rifatto una vita e non ha più nulla a che fare con gli ambienti della criminalità, dunque non ci sono esigenze cautelari e andava scarcerato.

L'impianto accusatorio, invece, è solido e nelle prossime settimane potrebbe arrivare la chiusura delle indagini, preludio alle richieste di rinvio a giudizio. Dopo I'omicidio di cui è rimasto vittima il Sovrintendente principale della Polizia di Stato Attianese, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza gli ha dedicato la Caserma dove ha sede il Commissariato San Paolo, sua ultima sede di servizio.

Il Comune di Napoli gli ha dedicato e intitolato un giardino pubblico, il Parco Attianese, che si trova in Via Provinciale Napoli, nel quartiere di Pianura dove Domenico Attianese viveva con la sua famiglia. Nel maggio del 1987 Attianese è stato insignito della Medaglia d'oro al valor civile ritirata dalla moglie e dalle 2 figlie.