ARZANO. Esplode la protesta dei commercianti di Arzano contro il mini-lockdown scattato in città per frenare la diffusione del contagio da Coronavirus. Decine di persone stanno bloccando la rotonda di Arzano, snodo fondamentale per la viabilità per l'area nord della provincia napoletana, situato a pochi metri dal confine con il territorio comunale di Napoli, quartiere Secondigliano.

Con l’ordinanza comunale viene stabilita fino al 23 ottobre la chiusura delle scuole e di diverse attività commerciali. Sospensione delle attività didattiche in presenza di tutte le scuole di ogni ordine e grado; chiusura di tutte le attività commerciali – comprese le attività di ristorazione e bar – ad esclusione dei negozi di generi alimentari, delle farmacie, dei fornai, di distributori di carburanti, dei negozi di ottica, dei rivenditori di mangimi per animali; chiusura del cimitero consortile; sospensione di tutte le manifestazioni e gli eventi pubblici; chiusura di tutti i centri anziani; chiusura di tutte le palestre e la sospensione di tutte le attività sportive, in forma individuale e di squadra, sia di tipo professionale che amatoriale; sospensione del mercato settimanale.

I manifestanti, che hanno bloccato la circolazione anche sull'Asse mediano, protestano contro la chiusura di tutti gli esercizi commerciali di Arzano, con l'eccezione dei soli negozi di generi di prima necessità, e fanno notare che, senza divieti sulla mobilità tra comuni, i cittadini di Arzano possono comunque recarsi per gli acquisti nei comuni confinanti, alcuni dei quali totalmente limitrofi e conurbati, rendendo a loro dire vane le misure restrittive.