NAPOLI. Le concentrazioni di biossido di azoto sono aumentate in maggior misura nel 2022 rispetto al 2021, in buona parte di Italia secondo quanto emerge dal rapporto 2023 “MobilitAria” lo studio annuale dell'Istituto sull'inquinamento atmosferico del Cnr (Cnr-Iia) realizzato in collaborazione con Kyoto Club. Più nello specifico gli aumenti si sono registrati nelle città di Palermo (24%), Bari e Catania (10%), Messina (9%), Napoli (8%), Firenze (6%).

In controtendenza sono di Reggio Calabria (-25%), Cagliari (-18%), Bologna (-4%) e Milano (-3%). Nessuna città nel 2022, ad esclusione di Napoli con una concentrazione media di 40 g/m3 (44 g/m3 la media delle concentrazioni nelle tazioni di traffico), fa registrare concentrazioni di NO2 maggiori al limite annuale per la protezione della salute umana (40 g/m3). Questa è solo una parte del rapporto presentato nell'ambito della conferenza “Mobilità 2030: aria pulita, decarbonizzazione, spazi sicuri nelle grandi città italiane” ieri a Roma, presso il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr). Il rapporto analizza i dati della mobilità e della qualità dell'aria al 2022 nelle 14 città metropolitane italiane. MobilitAria 2023 affronta questi temi in modo dettagliato grazie a: un'analisi e alle proposte di Kyoto Club e CnrIIA per la mobilità sostenibile e la decarbonizzazione verso città a zero emissioni.

Oltre ad analisi mirate, il rapporto contiene cinque contributi esterni, elaborati da esperti, due di questi offrono un focus europeo, e altri approfondimenti sulle città sicure e a misura d'uomo. Come per le passate edizioni, nello studio si analizza la qualità dell'aria nelle 14 grandi città italiane nell'anno 2022 e il trend delle concentrazioni e dei superamenti nel periodo 2006-2022 con le concentrazioni degli inquinanti. Cinque città del sud vedono i valori di concentrazioni in discesa e sei le città a nord che riscontrano una risalita, Napoli e Roma non subiscono cambiamenti.

Se entriamo nel merito dei diversi cinque indicatori emerge che: Milano risulta essere la più vicina al target europeo sul fronte della mobilità' condivisa, ripartizione modale e trasporto pubblico. Catania risulta essere all'ultimo posto sul fronte della mobilità condivisa. Firenze, Torino, Venezia, Bologna, Roma e Napoli stanno nella prima metà della classifica e si avvicinano all'obiettivo sul fronte della ripartizione modale, ma sono ben distanti in genere ancora per il trasporto pubblico, mobilità attiva e mobilità condivisa. Un altro importante tema che viene approfondito in Mobilitaria 2023 è la sicurezza stradale e la condivisione dello spazio pubblico. «Eventi climatici estremi, sempre più frequenti nel nostro Paese, fanno comprendere quanto sia urgente avviare una transizione energetica verso zero emissioni. Dal Rapporto emerge che le città devono fare di più.