NAPOLI. È stata formalizzata ieri la richiesta del Comune di Marigliano per dire no al sito di stoccaggio di Boscofangone. La comunicazione è prima con una lettera inviata ieri mattina, poi nel pomeriggio in una riunione in Città Metropolitana. Resta così ancora irrisolta la questione dell’emergenza relativa allo stop programmato per la manutenzione di 40 giorni al termovalorizzatore di Acerra. La riunione decisiva tra tutti gli enti interessati si terrà martedì 27 agosto, ma una soluzione sembra lontana da trovarsi e Acerra Al vertice di ieri in Città Metropolitana erano presenti il consigliere delegato Giuseppe Jossa, il sindaco di Marigliano Antonio Carpino, per la Cittá Metropolitana il capo di gabinetto Pietro Rinaldi, il direttore generale Giuseppe Cozzolino e la dirigente dell’Ambiente. «Abbiamo comunicato formalmente agli enti interessati le nostre osservazioni e il nostro diniego rispetto all’ipotesi di ospitare un sito di stoccaggio temporaneo di 5.000 tonnellate di ecoballe nel sito di Boscofangone.  Nel pomeriggio abbiamo ribadito il nostro fermo diniego e le motivazioni a supporto. Confidiamo che le nostre ragioni possano trovare ascolto», ha spiegato al termine della riunione il sindaco di Marigliano Antonio Carpino. Realtà confermata anche dallo stesso consigliere delegato alla città Metropolitna Giuseppe Jossa: «È stata trasmessa la documentazione relativa alle condizioni del sottosuolo del sito di stoccaggio evidenziando le criticità delle matrici ambientali. Si è discusso delle criticità ambientali del territorio del comune di Marigliano e della realizzazione di un sito di stoccaggio per i propri rifiuti. In conclusione si è formalizzata la richiesta di escludere Marigliano. Sono fiducioso del buon fine di questa vicenda che ci impone comunque di rimboccarci le maniche e trovare soluzioni. Nella riunione in regione Campania programmata per il prossimo martedì 27 agosto sarà presa la decisione definitiva per l’individuazione dei siti e l'approvazione del piano di evacuazione».