NAPOLI. La camorra di Secondigliano voleva conquistare il florido mercato dello spaccio del litorale pontino. Circa 100 militari della compagnia di Formia e di reparti dei comandi provinciali di Latina, Napoli, Caserta e Isernia, con il supporto di un elicottero del Nucleo di Pratica di Mare e di unità cinofile antidroga dell’Arma stessa e della Guardia di Finanza hanno messo a segno un’operazione, coordinata dalla Dda di Roma e condotta dai carabinieri del Comando Provinciale Carabinieri di Latina, per dare esecuzione a 22 misure cautelari nei confronti di altrettanti soggetti, responsabili di traffico di sostanze stupefacenti ed altro, appartenenti ad un sodalizio contiguo ai clan di Secondigliano. Il gruppo criminale agiva sotto la guida di due fratelli provenienti dal quartiere Secondigliano che avevano deciso di conquistare il mercato degli stupefacenti del Sud pontino, arruolando a tal fine manovalanza criminale locale e creando così una fitta rete di pusher. In base alle investigazioni, è emerso che per assumere il controllo dell’attività di approvvigionamento e smercio di cocaina, hashish, marijuana e shaboo, imponendosi sul territorio, avevano posto in essere aggressioni e minacce anche ricorrendo all’uso di armi e di manufatti esplosivi, sino a conquistare l’egemonia nella vendita di droghe in un’ampia area incentrata su Scauri. Tra le persone finite in manette, anche una donna. Le accuse sono incentrate sull'associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, possesso di armi e materiali esplodenti, minaccia, violenza privata e lesioni, con l'aggravante di avere agito con metodo mafioso.