Il virus, continua a seminare terrore anche tra i giovani e miete vittime giorno dopo giorno. L’ultima notizie è una vera e propria tragedia.

Dopo il caso della 28enne incinta di Aprilia deceduta al Policlinico Umberto I, l'altro ieri un’altra grave perdita.

La notizie è riporta dalla testata La Repubblica: a perdere la vita, questa volta, un ragazzo di 27 anni originario di Terracina.

Fino all'ultimo ha negato di avere il covid ma quando le sue condizioni sono diventate piu' gravi e non riusciva piu' a respirare e' andato in ospedale.

I medici gli hanno messo il casco dell'ossigeno ma, da convinto no vax, se lo e' strappato dicendo di non averne bisogno.

I sanitari gli hanno pazientemente spiegato quello che rischiava e alla fine lo hanno convinto a rimetterlo. Ma non e' bastato.

 

E' morto di covid un 28enne

E' morto di covid un 28enne di Terracina, non vaccinato. E il padre, 55 anni, anche lui non vaccinato, e' attualmente ricoverato in gravi condizioni ed e' intubato.

Un altro giovane morto all'indomani di una sua coetanea, anche lei no vax, deceduta a Roma sempre per covid dopo aver messo al mondo il suo bambino prematuro.

l 28enne era giunto al Pronto soccorso di Terracina il 16 gennaio scorso e gli era stata diagnosticata infezione SarsCov2 e insufficienza respiratoria grave.

Il giorno successivo era stato trasferito all'ospedale Goretti di Latina nel reparto di Terapia Intensiva Covid, ma le sue condizioni si erano ulteriormente aggravate, fino ad arrivare al decesso avvenuto ieri.

"Quando il giovane, convinto no vax, e' arrivato all'ospedale di Terracina aveva gia' bisogno del casco, era in condizioni critiche - spiega la dg della Asl di Latina, Silvia Cavalli - Se lo era strappato via ma i medici ci hanno parlato e lo hanno convinto a rimetterlo.

Purtroppo quando i no vax arrivano in ospedale non sono ai primi sintomi, arrivano gia' in gravi condizioni perche' c'e' la negazione della malattia.

 

 

Chi era Luigi Cossellu

Gigi, come lo chiamavano in molti, aveva tantissimi amici a Terracina: era un appassionato di moto, caccia e di pesca sportiva (in particolare il carpfishing), ragione per cui passava moltissimo tempo all’aria aperta anche al seguito di una associazione di pesca dilettantistica.

Sui social tantissimi messaggi di cordoglio per il 28enne, come quello dell’amico Ermanno:

«Gli amici muoiono nonni papà ragazzi amici portati via dal Covid tanto non esiste è solo un influenza ditelo alle famiglie che hanno perso un parente caro, potete fare quello che volete il risultato è la fine della vita. Che la terra ti sia lieve Luigi».

 

 

E' importante fare la vaccinazione

E' fondamentale vaccinarsi e recarsi in ospedale ai primi sintomi senza aspettare troppo a lungo", e' il suo accorato appello. Un appello rivolto anche dall'assessore alla Sanita' della Regione Lazio, Alessio D'Amato: "Il Covid colpisce duramente anche i giovani.

E' importante fare la vaccinazione, e' troppo pericoloso". La giovane di 28 anni, deceduta nella notte tra il 20 e il 21 gennaio al Policlinico Umberto I di Roma, non era vaccinata ed era ricoverata dal 7 gennaio scorso quando e' arrivata con una polmonite bilaterale covid.

Durante la degenza, il 13 gennaio, e' stato possibile farla partorire quando si e' capito che le sue condizioni erano ormai disperate. Il bimbo, nato prematuro con un peso di 1,800 chili, e' stato ricoverato in terapia Intensiva neonatale, e dopo una iniziale difficolta' respiratoria e' ora in condizioni cliniche buone e non necessita di supporto ventilatorio. Durante le fasi della degenza si e' tentato di tutto per salvare la vita della giovane, compresa la terapia intensiva in Ecmo (ossigenazione extracorporera).