NAPOLI. Nulla può essere escluso a Napoli se si tratta di episodi collegabili alla criminalità, organizzata e non. Ma gli spari di ieri notte a Pianura contro un automezzo di una ditta dell’edilizia puzzano decisamente di racket. Lo dimostrerebbero i cinque proiettili calibro 7,65, tipico delle azioni di fuoco della camorra, esplosi contro un escavatore parcheggiato all’interno del cantiere impiantato per la ricostruzione dell’istituto scolastico omnicomprensivo “Massimo Troisi”.