La truffa scoperta dalla Procura di Milano sui servizi a pagamento non richiesti per l a telefonia mobile ha provocato il primo passo verso, forse tardivo, verso una tolleranza zero su casi del genere. Nuovi poteri all’Agcom per bloccare i servizi di telefonia attivati senza consenso degli utenti. Lo prevede un emendamento a firma Brunetta approvato dalla commissione Bilancio della Camera che prevede che l’Authority possa ordinare a rimozione di iniziative o attività destinate ai consumatori senza esplicito consenso e che integrano gli estremi di una pratica commerciale scorretta. I destinatari di questi ordini hanno l’obbligo di inibire l’uso delle reti che gestiscono al fine di evitare la protrazione di attività ingannevoli per i consumatori. Previste multe fino a 5 milioni. E sul caso di Milano il Codacons chiede che l’Agcom «ordini la restituzione dei soldi che sono stati sottratti agli utenti dalle compagnie e che nomini anche un commissario che faccia le verifiche su queste restituzioni» spiega l’avvocato Marco Donzelli per il quale in casi di questo genere è “complicato” andare a recuperare i documenti utili a dimostrare, con denunce o cause, che si è stati truffati. Per questo dovrebbe essere l’authority «ad intervenire per far restituire alle compagnie telefoniche gli euro sottratti ad ogni cittadino».