NAPOLI. Torna in carcere Giosuè Belgiorno, 29enne ritenuto dagli investigatori luogotenente del clan camorristico Amato-Pagano, condannato a 20 anni per l'omicidio di Antonino D'Andò avvenuto nel 2011, e da poco scarcerato perché le sue condizioni di salute ne sconsigliavano la detenzione a causa dell'emergenza Coronavirus. Belgiorno stava scontando la sua pena ai domiciliari, ma ieri i Carabinieri della tenenza di Arzano gli hanno notificato un provvedimento della Procura generale presso la Corte d'Appello di Napoli che dispone la reclusione per quasi 2 anni quale residuo pena per il reato di associazione per delinquere di tipo camorristico. La pena sarà poi seguita dalla misura di sicurezza della libertà vigilata, a fronte della riconosciuta pericolosità sociale. I 2 anni si aggiungono ai 5 già scontati in un carcere siciliano. Belgiorno è stato portato nel carcere napoletano di Secondigliano.