La digitalizzazione è una grande opportunità per la Campania soprattutto per la cultura e il turismo. E’ quanto emerso dal convegno organizzato da Slc Cgil e Filcams Cgil, al quale ha partecipato pure Anna Ascani, sottosegretario del Mise: “Il nostro compito è aiutare e sostenere il processo di digitalizzazione delle piccole e micro imprese. Dobbiamo fare molto sul mercato digitale, la Campania è la migliore da questo punto di vista rispetto ad altre regioni del Sud, ma indietro rispetto a quelle del Nord, quindi non basta”. Il momento è decisivo: “Sarà fondamentale fare passi in avanti decisivi sulla digitalizzazione – spiega Gianluca Daniele, responsabile del progetto Mezzogiorno e Politiche Culturali della Fondazione Di Vittorio (istituto di ricerca della Cgil) – il Programma nazionale di ripresa e resilienza è un’occasione senza ritorno per l’Italia, ma soprattutto per le regioni del Sud dal punto di vista dell’innovazione digitale. Non possiamo farci trovare impreparati”. La digitalizzazione può sostenere due settori  cruciali per la Campania, come il turismo e la cultura: “Penso ai lavoratori delle biglietterie dei musei o delle agenzie di viaggio – spiega Luana di Tuoro, segretario generale Filcams Napoli – la digitalizzazione va gestita assieme al sindacato”. Alessandra Tommasini, segretario Slc, ribadisce l’importanza “di una vera e propria riforma nel settore della cultura che garantisca diritti e tutele ad oggi per molti lavoratori ancora mancanti. Ed occorre che alle tipologie di lavoro precario si sostituiscano forme di contratti stabili. Ciò garantirebbe non solo l’emersione del lavoro nero, la riduzione del precariato, ma anche la possibilità di definire una platea precisa per migliorare le condizioni lavorative”.