NAPOLI. «Che cosa ho fatto... andrò all’inferno. Volevo bene a mamma, ora come potrò vivere senza di lei?». Il tentativo di difendersi dall’accusa di aver ucciso Filomena Galeone è durato poco. Poi ieri notte il figlio 16enne è crollato e tra i singhiozzi ha confessato l’orribile delitto dicendosi pentito. «Non so cosa mi abbia preso, ho perso la testa perché mi stava sgridando per vari motivi». In particolare, è emerso dall’interrogatorio con il pubblico ministero nella caserma Raniero della polizia, la neuropsichiatra s’era arrabbiata per la ricarica eccessiva alla Play Station.