TORRE ANNUNZIATA. Un pregiudicato di 35 anni, Francesco Immobile, già noto alle forze dell'ordine, è stato ucciso in un agguato a Torre Annunziata, poco distante dalla sua abitazione. La vittima era davanti alla chiesa di Chiesa di Sant'Alfonso de' Liguori quando è stato centrato da alcuni colpi di arma da fuoco. Sul posto sono giunti i poliziotti del commissariato di Torre Annunziata che indagano sull'accaduto. Un omicidio a poche ore di distanza dal ferimento di un uomo ritenuto vicino ai Gionta. Non è escluso che i fatti possano avere un collegamento, ma è tutto ancora nel campo delle ipotesi. 
Sulla vicenda sono intervenuti il sindaco Vincenzo Ascione e il senatore del Gruppo Misto, Sandro Ruotolo.

«La scarcerazione di alcuni personaggi di spicco legati alla criminalità organizzata locale, in un contesto gia' particolarmente compromesso come quello che vive Torre Annunziata, sta avendo il nefasto effetto di scatenare una guerra tra fazioni rivali per il controllo del territorio. È una situazione che ormai non è più sostenibile - dice Ascione - per la quale è necessario assumere provvedimenti drastici, prima che possa ulteriormente degenerare. Riponiamo la massima fiducia nell'operato di forze dell'ordine e della magistratura affinché» vengano al più presto assicurati alla giustizia i responsabili di tali deprecabili azioni».

«A Torre Annunziata c'è una guerra di camorra. Un nuovo raid armato ad ora di pranzo, davanti a una chiesa. La vittima dell’agguato, un pregiudicato, è morta in ospedale. Torre Annunziata è ostaggio dei clan in guerra tra loro per il predominio degli affari illeciti. È una città morente. In pieno giorno si spara per strada e tutti sono in pericolo di vita. Non c’è più tempo da perdere. Si è fin troppo sottovalutata la situazione. Dobbiamo disarmare Torre Annunziata. Lo Stato deve fare lo Stato. La società civile deve far sentire la propria voce. Chi resta indifferente è complice dei clan. Fortapàsc non l'abbiamo ancora sconfitto», ha commentato Ruotolo.