BRUXELLES. La Commissione Europea rivede al ribasso le stime relative all'andamento dell'economia italiana, colpita dagli effetti della pandemia di Covid-19. Secondo le previsioni economiche d'estate diffuse oggi, il nostro Paese dovrebbe registrare un crollo del Pil dell'11,2% nel 2020, il più marcato dell'Eurozona e dell'intera Ue, rispetto al calo del 9,5% stimato il 6 maggio scorso, con le previsioni economiche di primavera. L'economia italiana dovrebbe poi rimbalzare del 6,1% nel 2021, un po' meno del 6,5% stimato in maggio, e partendo da una base minore.

L'inflazione è attesa a zero nel 2020, per risalire allo 0,8% nel 2021. La crisi colpirà duramente l'intero continente: nell'area euro i Paesi che cedono meno sono Lussemburgo e Malta, che comunque lasciano sul terreno rispettivamente il 6,2% e il 6%. Tra i grandi Paesi Ue, la Germania è attesa nel 2020 in calo del 6,3%, la Francia del 10,6%, la Spagna del 10,9%, la Polonia del 4,6%, la Romania del 6%.

PIL EUROZONA. Secondo le previsioni il Pil dell'area euro dovrebbe calare dell'8,7% nel 2020 rispetto al 2019, per poi rimbalzare del 6,1% nel 2021. Nelle previsioni di primavera, diffuse il 6 maggio scorso, il calo del Pil dell'area euro era stimato al -7,7%. L'inflazione nell'Eurozona è prevista allo 0,3% nel 2020, dall'1,2% del 2019, e all'1,1% nel 2021. Peggiorano anche le previsioni per l'Ue a 27: il Pil nel 2020 è atteso in calo dell'8,3%, rispetto al -7,5% stimato in maggio, con un rimbalzo del 5,8% nel 2021.

DISOCCUPAZIONE. Dalle stime dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico contenute nel rapporto sulle prospettive per l'occupazione del 2020, emerge invece che il tasso di disoccupazione in Italia raggiungerà il 12,4% alla fine del 2020, "cancellando quattro anni di lenti miglioramenti". "Se la pandemia sarà tenuta sotto controllo, la disoccupazione dovrebbe, poi, scendere gradualmente all'11% entro la fine del 2021, comunque ben al di sopra del livello pre-crisi".