Serie di incontri oggi a Bruxelles per il premier Giuseppe Conte, all'indomani della fiducia al Senato che fa partire di fatto il nuovo esecutivo giallorosso e dell'ufficializzazione del ruolo di Paolo Gentiloni agli Affari economici nella nuova squadra della presidente eletta della Commissione europea.
La prima in agenda è stata proprio Ursula von der Leyen con cui "abbiamo parlato di quello che ci aspetta, della manovra economica. Abbiamo parlato anche del tema immigrazione: quali sono le nostre priorità e quali sono le sue", ha detto Conte dopo il bilaterale. Alla presidente eletta "ho spiegato che il progetto politico di questo governo è un'Italia digitalizzata, verde, completamente votata all'economia circolare, e da questo punto di vista c'è un'assoluta consonanza. Sono anche le sue priorità: credo che troveremo veramente in Europa un grande sostegno da questo punto di vista", ha sottolineato prima di recarsi al Parlamento europeo dal presidente dell'Aula, definendo gli incontri con von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk "molto cordiali, con veramente una grande disponibilità nei confronti dell'Italia e nei confronti miei personali".

"Subito al lavoro: oggi sarò a Bruxelles dove si prospetta una giornata fitta di incontri con i vertici delle Istituzioni comunitarie. In Europa non abbiamo tempo da perdere, ritengo sia prioritario accelerare per raggiungere tre obiettivi fondamentali e strategici per l’Italia e gli interessi degli italiani: la modifica del Patto di stabilità a favore della crescita, il superamento del Regolamento di Dublino sui flussi migratori, un regime di misure e interventi straordinari che favoriscano la crescita e lo sviluppo del nostro Mezzogiorno", aveva scritto il premier su Facebook, "L'Italia oggi è più forte, e con il nuovo Governo intendiamo svolgere un ruolo di primo piano in questa fase di rinnovamento dell'Unione europea - sottolinea Conte - La mia determinazione è massima e confido di poter riscontrare un elevato grado di convergenza con la nuova Commissione europea".
- "Occorre -ha proseguito il premier nel post- sostenere gli investimenti, a partire da quelli ambientali e sociali nell'ottica di uno sviluppo sostenibile che dia nuovo impulso al mercato del lavoro italiano, evitando un'impostazione di bilancio pro-ciclica non adeguata alle prospettive economiche del continente. Sul tema migratorio intendo continuare a lavorare strenuamente per una gestione multilivello, strutturale e non emergenziale dei flussi migratori, e raggiungere un'intesa su un meccanismo automatico di sbarchi e redistribuzione, con un'efficace politica europea dei rimpatri".
"Quanto al nostro Mezzogiorno - aveva concluso - dobbiamo provare a ottenere dall'Europa il riconoscimento di uno statuto speciale per poter varare misure straordinarie per lo sviluppo".

Dopo i colloqui con von der Leyen e Tusk, è stata la volta di David Sassoli: il premier si è recato al Parlamento europeo per una colazione con il presidente dell'Aula, David Sassoli. Alle 16, poi, andrà a palazzo Berlaymont per incontrare il presidente della Commissione in carica, Jean-Claude Juncker. Infine, alle 16.45, è atteso a Palais d'Egmont, in Petit Sablon, per un colloquio con il presidente designato del Consiglio Europeo, il belga Charles Michel.