NEW YORK. Donald Trump è il 45° presidente degli Stati Uniti d'America. Dopo aver conquistato gli stati-chiave, il candidato repubblicano ha avuto la meglio su Hillary Clinton, grande sconfitta data per vincente da tutti i sondaggi della vigilia. "Questa è una notte storica. Il popolo americano ha parlato ed ha eletto il suo presidente", ha dichiarato Mike Pence, nuovo vicepresidente americano eletto. Clinton ha intanto chiamato Trump per concedere la vittoria.

IL DISCORSO - "Mi impegno ad essere il presidente di tutti gli americani", ha esordito Trump nel suo discorso d'insediamento, che ha poi promesso: "I dimenticati di questo Paese non lo saranno più". "Dobbiamo riprendere il destino del nostro Paese, abbiamo tanti sogni e li rivogliamo indietro". "Raddoppieremo la crescita economica", ha poi assicurato il neo presidente. "Terremo sempre al primo posto gli americani - ha continuato il presidente Trump parlando di rapporti internazionali-, ma andremo d'accordo con tutti. Cercheremo il dialogo, non lo scontro". Trump ha poi ringraziato uno per uno i membri della famiglia e dello staff per il supporto: "Vi prometto - ha continuato rivolto alla folla entusiasta - che faremo un eccellente lavoro, inizieremo subito a lavorare. Sarete fieri del vostro presidente".

CAMERA - I repubblicani mantengono, come del resto era previsto, il controllo della Camera, secondo le proiezioni delle tv. I repubblicani hanno al momento un'ampia maggioranza di 247 deputati contro i 188 dei democratici. Invece rimane ancora in bilico il Senato.

SENATO - Con la vittoria di Pat Toomey in Pennsylvania sulla democratica Katie McGinty, il Partito repubblicano mantiene il controllo del Senato. Sono gli stessi repubblicani a congratularsi su Twitter per il successo ottenuto, che consente loro di mantenere il controllo di entrambi i rami del Congresso.

FERRIGNO. Il tempo dell'annuncio ufficiale e Marco Ferrigno ha subito realizzato la statuina di Trump, in vendita già nella sua bottega a San Gregorio Armeno.,