Giovanni Leone "ripropose la sollecitazione (già sottolineata dal Presidente Segni), di introdurre la non rieleggibilità del Presidente della Repubblica, con la conseguente eliminazione del semestre bianco". Così il capo dello Stato Sergio Mattarella, intervenuto al Quirinale all'incontro di studio "Giovanni Leone. Presidente della Repubblica 1971-1978" nel ventesimo anniversario della scomparsa. Un'allusone al presente, che sembra allontanare l'ipotesi di un suo bis al Colle. "Ho servito il Paese con correttezza istituzionale e dignità morale": Mattarella rievoca le parole con cui Leone si congedava dagli italiani alla vigilia del "semestre bianco" che avrebbe preceduto la conclusione del suo mandato. "Ennesima testimonianza, ove ce ne fosse stato bisogno, dell'altissima sensibilità istituzionale che per tutta la sua vita ne aveva ispirato le scelte - sottolinea l'attuale inquilino del Colle - L'esercizio delle funzioni alle quali venne chiamato anche alla definizione di Leone"uomo solo". Forse la solitudine è coessenziale alla funzione del Presidente della Repubblica. Ma nessun uomo è solo se sceglie di mantenere la sua libertà, avendo come limite l'obbedienza alla propria coscienza".