"Quanto ci vuole per finire nella macchina del fango dei moralisti da tastiera? Giusto il tempo di fare una grafica con informazioni false!" E' quanto denuncia via social Leonardo Marras, capogruppo Pd in Regione Toscana, vittima di una 'fake news' lanciata in rete da varie pagine Facebook in cui viene "scambiato" per l'operaio protagonista del servizio de "Le Iene" che ha detto di aver lavorato in nero per il padre del ministro Di Maio "solo per aizzare il 'popolo del web'". Un post costruito, lamenta Marras, "prendendo un'immagine di febbraio 2018 e scrivendo falsità che "in poche ore" ha raccolto "un numero impressionante di condivisioni e di commenti offensivi".

Nel post con la fotografia oggetto del 'montaggio' si legge: "Le Iene questo non lo hanno detto. L'operaio che ha accusato il padre di Di Maio era candidato nel 2014 col Pd". Ma nella foto non c'è l'operaio che ha accusato il padre del vicepremier M5S bensì Marras insieme ad altri tre esponenti del Pd toscano in occasione della campagna elettorale del 4 marzo scorso.

La vicenda è stata commentata anche dal consigliere regionale toscano Antonio Mazzeo (Pd). "La vergogna della macchina del fango a 5 stelle non conosce limiti. Stamani hanno attaccato Leonardo Marras con una clamorosa bugia per provare a nascondere lo scandalo del ministro del lavoro in nero Luigi Di Maio. Dobbiamo dire basta agli spargitori d'odio seriale - ha scritto su Facebook Mazzeo - Basta ai produttori di fake news. Basta a chi fa politica con la menzogna, la falsità, le offese. Facciamolo sapere a tutti e smascheriamo questo schifo senza fine".