di Mario Pepe

NAPOLI. Non lega gli ultimi episodi criminosi, quelli del ferimento di Arturo a opera di una babygang a via Foria a Napoli e il ferimento di Luigi a Parete, sia legati alla fiction ma insiste sul rischio di fenomeni imitativi. Luigi de Magistris, nel consueto appuntamento settimanale su Radio crc, torna sulla questione-Gomorra: «Non si può negare la fascinazione del simbolo negativo, visto che è sempre esistita a contrapposizione tra il male e il bene. Ma una produzione culturale dovrebbe fotografare la realtà: qui nessuno nega le stese le stese, le babygang. Ma nella fiction a non si vede un poliziotto, un parroco o un insegnante: non ci sono persone perbene. In contesti scivolosi questa rappresentazione è pericolosa. Per questo motivo presenterò un progetto al Comitato per l'ordine pubblico dopo l'Epifania».