NAPOLI. Altre 400 unità di forze dell’ordine nel 2020 e controlli mirati negli ospedali per evitare il ripetersi dei fenomeni di aggressioni ai medici. Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, debutta a Napoli al Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica («anche se qui mi sono laureata o ho iniziato la mia attività» precisa ndr), con il prefetto Carmela Pagano,; il sindaco Luigi de Magistris, i vertici delle forze dell’ordine e il direttore dell’Agenzia nazionale, Bruno Frattasi, e illustra subito le prime due direttive. «Nel 2020 a Napoli arriveranno 400 unità di personale nuovo tra polizia, carabinieri e guardia di finanza, questo consentirà un ulteriore controllo del territorio - dice -. Questa è una città complessa e nel tempo ha avuto un aumento esponenziale di turismo, sia dall’Italia che dall’estero. Se da un lato il trend dei reati è in diminuzione, dobbiamo comunque operare per migliorare la sicurezza percepita dai cittadini, perché possano vivere bene. Le forze di polizia e polizia municipale stanno già lavorando in questo senso. Anche il sindaco, con le ordinanze sulla movida, ha saputo contemperare bene le esigenze del divertimento con quelle della tranquillità dei cittadini». Altro aspetto trattato nel corso del Comitato, quello delle aggressioni al personale sanitario negli ospedali. «A Napoli si sono registrati 87 episodi di violenza nelle strutture. Per questo motivo, ci saranno dei controlli mirati dalle sale operative nelle singole strutture con una attenzione ancora più marcato per l’ospedale San Giovanni Bosco. C’è una sala operativa nuova, molto avanzata da un punto di vista tecnologico, che ci consentirà con un occhio elettronico di entrare nelle strutture ospedaliere e, dalla sala operativa, si potranno fare dei controlli».