ROMA. «Ho ascoltato ieri la conferenza stampa del presidente del Consiglio che ho trovato per un verso sconcertante e per un altro verso insopportabilmente demagogica». Il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, lancia bordate contro il premier Mario Draghi. «Draghi ieri ha parlato per mezz'ora, con il ministro della pubblica istruzione, della Didattica a distanza generalizzata che però non ha chiesto nessuno. Ha scelto un obiettivo di comodo per parlare per mezz'ora, candidandosi anche lui a iscriversi al club degli sfondatori di porte aperte. Chi ha chiesto la Didattica alla distanza? E trovo sconveniente che non ci sia stata una risposta di merito al problema limitato alla Regione Campania». E ancora: «Oggi avremo bambini senza mascherine perché le Ffp2 non sono arrivate e mi dicono che sono costretti a stare in classe con le porte aperte. Ho la sensazione peròche saremo chiamati tutti quanti a dire da qui al presidente della Repubblica che in Italia va tutto bene, che l'economia gira, che le scuole sono aperte e che viviamo nel migliore dei mondi possibili. Io penso che la lettura debba essere un po' meno pacificata e un po' più ragionevole. Se può fare piacere anche la Campania da oggi può dire che va tutto bene, che è tutto aperto, che il Covid è un raffreddore e, se volete, posso anche giurarvi di aver visto il presidente Draghi camminare sulle acque del Tevere».