Ha superato le 40.000 firme la petizione online contro Barbara D’Urso, lanciata dopo la preghiera in diretta, andata in onda domenica sera su Canale 5, nella puntata di “Live, non è la D'Urso”. Il titolo della raccolta firme lanciata su Change.org è più che esplicito, “CancellareIProgrammiDellaDurso”. “Questa volta ha superato il limite”, ha spiegato sulla piattaforma Mattia Mat, l'utente che ha promosso la petizione circa 24 ore fa, per chiedere che il suo programma “venga cancellato definitivamente” dopo la preghiera con Matteo Salvini. La notizia della petizione rivolta ai vertici di Mediaset sta proprio nella risposta ampia avvenuta in un tempo molto breve. "Purtroppo sappiamo la caratura culturale dei suoi programmi – si legge nel testo che giustifica la raccolta firma – ma questa volta ha superato il limite invitando in diretta Salvini e pregando in diretta insieme a lui. Ricordiamoci che l’Italia è un paese laico e che abbiamo i nostri luoghi di culto e sacerdoti. Questa operazione ha sfruttato ancora una volta il potere della religione sugli anziani, così da rafforzare la sua personalità e il suo programma, indegno culturalmente". Quindi arriva un'esplicita richiesta di cancellazione della trasmissione "dopo che per anni ha sfruttato lo spazio per avere sempre più potere fino a creare una ridicola esperienza religiosa in diretta, con un politico". Tra le migliaia di utenti che hanno sottoscritto l’appello, molti hanno lasciato un commento, mai lusinghiero: «Basta con questa tv spazzatura. È il momento di cambiare l’intrattenimento televisivo», (Alessandro N.); “Ritengo che sia un programma televisivo retrogrado e di cattivo gusto con immotivate ingerenze religiose e politiche”, (Emiliano P.); “Perché questo degrado culturale è inaccettabile”, (Veronica V.); “Offende l'intelligenza di tutti gli Italiani”, (Nicola P.); “Da atea convinta trovo aberrante l'uso blasfemo della preghiera”, (Carla C.).