ROMA. Dall’emozione della Loren con quel «Madonna mia, aiutatemi» nel ritirare il premio, alla commozione per il premio postumo a Mattia Torre con la figlia sul palco che esordisce «Bravo papà», fino all’omaggio di Brignano per Proietti «grande attore che ha incantato fiumane di persone e l'ha portate a teatro». La 66esima edizione dei David di Donatello è stata una festa per la ripartenza del cinema italiano ricca di momenti suggestivi.  

A far parlare il giorno dopo è l’appello dell'attore Pierfrancesco che ha auspicato che il cinema sia insegnato nelle scuole. Una proposta che ha incontrato anche l'appoggio di Piera Detassis, presidente e direttore artistico dell'Accademia del cinema italiano - Premi David di Donatello. L'attore, infatti, chiamato a consegnare uno dei premi, ha voluto lanciare la sua richiesta al mondo politico-istituzionale chiedendo che il cinema venga insegnato nelle scuole ma "non il pomeriggio". Intendendo così che sia insegnato durante l'orario effettivo come una vera materia di studio. La proposta dell'attore ha raccolto, già durante la diretta di Rai1, diversi commenti entusiasti sui social e, alla conclusione della serata, anche il sostegno della stessa Detassis nel suo discorso finale.

Il trionfatore è stato “Volevo nascondermi” di Giorgio Diritti che ha conquistato ben 7 premi tra cui miglior film, miglior regia e miglior attore. «È forse l'esempio più rappresentativo di tutte le complessità che il cinema ha vissuto in questi ultimi mesi. Dopo il successo al Festival di Berlino e un primo tentativo di uscita, questo film è riuscito comunque, nonostante le chiusure forzate, la riduzione del mercato, le riaperture, i divieti, a costruire la sua strada e toccare il cuore degli spettatori, dimostrando la forza e il valore del nostro miglior cinema di qualità. Ed è proprio per riprendere quel filo interrotto con il pubblico che abbiamo deciso con 01 Distribution di riportarlo al cinema nelle principali città italiane, per ammirare di nuovo sul grande schermo la sorprendente storia del pittore Ligabue, interpretato da un attore di eccezionale bravura come Elio Germano (nella foto)». Ad annunciarlo è Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema.

Nuova vita anche per gli altri premiati che verranno riproposti domenica sul canale dedicato al cinema italiano Sky Cinema Collection - Made in Italy (canale 303) e disponibili su NOW e on demand nella collezione Vincitori David di Donatello 2021. Si comincia alle 11.35 con “Hammamet” di Gianni Amelio in cui Pierfrancesco Favino, premiato con il Nastro d'Argento 2020, ci fa rivivere gli ultimi giorni di Bettino Craxi. Alle 13.50 sarà la volta di “Miss Marx”, di Susanna Nicchiarelli, in cui Romola Garai è la figlia di Karl Marx, tre statuette per Migliori Costumi, Miglior Produttore e Miglior Compositore.

Allo stesso tempo non mancano i malumori di chi è rimasto all’asciutto o quasi. A detta di tanti “Favolacce” dei fratelli D’Innocenzo, già premiato per la miglior sceneggiatura allo scorso Festival di Berlino, meritava di più: nel palmares una sola statuetta come miglior montaggio contro le 13 candidature. Ha fatto peggio soltanto “Hammamet” che delle 14 nomination porta a casa solo quella per il miglior trucco. Beffata Laura Pausini che, nonostante un Golden Globes e una nomination agli Oscar, è arrivata dietro all’ironica “Immigrato” di Checco Zalone.

La serata, condotta da Carlo Conti e trasmessa su Rai1 ha registrato 2 milioni 525 mila spettatori con l'11,6% di share e 387 mila interazioni social.