Un film importante per le famiglie delle vittime innocenti della camorra, un monito per tutta la comunità. Uscirà il 21 marzo “Ed è subito sera” film diretto da Claudio Insegno che racconta la vera storia del giovane Dario Scherillo ucciso per uno scambio di persona. Protagonista è Gianluca Di Gennaro, che con sofferenza ha interpretato il ruolo del ragazzo. «Conoscevo già questa triste storia, ne avevo letto all’epoca, ricordo che in quel periodo succedevano tante cose. Anche oggi se ne sentono tante, ma quel periodo fu molto strano. Quando poi mi è stato proposto questo ruolo ho conosciuto la famiglia, sono stato in casa loro, a contatto con i fratelli, la mamma. Ho cercato di restituire allo spettatore qualcosa di vero e autentico, ossia una famiglia semplice. È stato un lavoro che mi ha preso molto sul piano emotivo, fare alcune delle scene non è stato semplice: sul set avevo in tasca il suo cellulare e indossavo una sua camicia durante una ciak. Mi sono sentito molto coinvolto». 

La scena si svolge alle pendici del Vesuvio, di dove incrociano i sogni e le speranze di tre famiglie di diversa estrazione sociale, quella di Dario appunto, onesta e laboriosa, che vuole rinnovare i saloni della scuola guida di loro proprietà, quella del Magistrato de Martino (interpretato da Franco Nero) che vorrebbe estirpare il cancro della camorra e mettere fine alla faida tra i clan di don Tonino e del Talebano e quella del Muccuso, un codardo boss in ascesa. Il 6 dicembre del 2004 nel pieno della prima faida di camorra che insanguinò l'area nord di Napoli, determinando decine di vittime, tra cui tanti innocenti, Dario fu ucciso perché scambiato per un affiliato ad un clan rivale di quello al quale appartenevano i killer. 

Nel cast anche Paco De Rosa, Gianclaudio Caretta, Salvatore Cantalupo, Gaetano Amato, Simona Ceruti, Stefania De Francesco, Fabio Toscano, Alfredo Nuzzo, la partecipazione amichevole di Ciro Ceruti e Sandro Ruotolo nel ruolo di se stesso.

«In questo film voluto dalla sua famiglia - spiega Insegno - ci hanno messo il sangue tante persone, tutto il cast tecnico e la città di Albanella. Girare è stato molto particolare, si sentivano le emozioni mentre eravamo in scena. Qui non diamo un giudizio, raccontiamo una storia così come è andata. Una cosa che può accadere a chiunque. Non cambieremo la storia però abbiamo messo una pietra, un film che va visto, mandarlo in giro il più possibile». 

Tutto è stato reso possibile nonostante un budget molto basso, prodotto da Pdr Produzioni e sostenuto dal Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità, la Fondazione Pol.i.s., la FAI, LegalmenteItalia e l'Associazione Dario Scherillo. Particolarmente toccanti i titoli di coda con immagini prese dalla vita reale del povero Dario, sottolineate dal brano "L'ultima luna" di Gigi Finizio.