SANREMO. Si conclude con la vittoria di Mahmood e Blanco (insieme nella foto), con il secondo posto di Elisa e il terzo di Gianni Morandi, la 72ª edizione del Festival di Sanremo, il terzo targato Amadeus, un’edizione di successo, mai così bene dal 1995: la quarta serata del Festival di Sanremo 2022 fa segnare un ascolto complessivo di 11 milioni 378 mila spettatori con uno share del 60.6%. La banda della Guardia di Finanza apre la finale eseguendo con maestria l’Inno di Mameli.  

La gara è aperta da Matteo Romano: (“Virale”) un festival da esordiente affrontato con elegante professionalità. Voto 7. Giusy Ferreri: (“Miele”) brano piacevole ma che non lotta per le posizione di vertice. Voto 6. Rkomi: (“Insuperabile”) lui si diverte, il brano piace, la platea lo applaude. Funziona tutto. Voto 7,5. È il momento di Sabrina Ferilli. «Ti posso dire una cosa? Se tante volte tu decidessi di non fare più il festival, questa serata falla brutta brutta brutta perché sennò poi te chiedono di rifallo per altri 7 anni. Hai visto Mattarella?», scherza la madrina della finale. Iva Zanicchi: (“Voglio amarti”) l’aquila di Ligonchio in queste serate ha sempre volato alto. Voto 8. Aka 7even: (“Perfetta così”) il rapper vicano arrivato da “Amici” di Maria De Filippi esce a testa alta dal festival. Voto 6,5. Massimo Ranieri: (“Lettera di là dal mare”) semplicemente immortale, non uscirà a mani vuote dall’Ariston conquistando il “Premio della critica-Mia Martini”. Lo rivedremo conduttore del festival? Voto 8. Noemi: (“Ti amo non lo so dire”) settimo gettone al festival, mai banale, mai anonima, il suo brano è intenso. Voto 7. Fabrizio Moro: (“Sei tu”) un bel pezzo ma che non aggiunge nulla al suo repertorio e che fa tornare alla mente “Che sia benedetta” della Mannoia. Voto 5,5. Dargen D’Amico: (“Dove si balla”) «Un ringraziamento al governo italiano che tende a dimenticarsi delle piccole realtà musicali». L’Ariston è in piedi si canta e si balla ci si diverte. La gente ha bisogno anche di questo oggi! Non si chiede di più questo pezzo. Voto 7+. Elisa: (“O forse sei tu”) il pezzo funziona, la sua voce è magica. Voto 8. Irama: (“Ovunque sarai”) il pezzo, nella sua complessità di testo ed arrangiamento è un risultato di qualità che resta nella testa. Voto 7+. Michele Bravi: (“Inverno dei fiori”) «C’è voglia di ritrovare il pubblico e di raccontargli la libertà individuale che ci portiamo dietro», assicura. un brano di qualità fatto di arie ricercate e tonalità classiche. Apprezzabilissimo. Voto 7,5. La Rappresentante di Lista: (“Ciao ciao”) questo è il tormentone del festival! Un funky irresistibile. L’Ariston continua a cantare e a ballare anche dopo la fine della canzone. Voto 8. Emma: (“Ogni volta è così”) pezzo impegnato nel sociale, non ha lottato per le posizione di vertice. Eccelle Francesca Michelin direttrice d’orchestra. Voto 6,5. Mahmood e Blanco: (“Brividi”) voci che si abbinano ed alternano in sfaccettature e tonalità che rendono questo pezzo estremamente intenso. Voto 8. Highsnob e Hu: (“Abbi cura di te”) uno dei brani più intensi del festival, la loro unione musicale funziona. Non meritano il fondo della classifica. Voto 7+. Marco Mengoni sul palco con  Filippo Scotti, insieme leggono una serie di messaggi e commenti di haters su Sanremo. Concludono leggendo l’articolo 21 della Costituzione, quello che recita “tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola”, ma aggiungono: “Puoi dire quel che vuoi se rispetti gli altri, altrimenti non stai esercitando il tuo diritto di parola, stai violando la dignità di qualcuno. Una tastiera può essere un’arma. Va usata con umanità, sempre. A seguire Marco Mengoni canta la sua “L’essenziale” Sangiovanni: (“Farfalle”) l’ex finalista di “Amici” ha portato al festival un brano emozionante ed uno splendido duetto con Fiorella Mannoia. Voto 6,5. Gianni Morandi: (“Apri tutte le porte”) energia, vitalità, e voglia di vivere. Lotta per la vittoria. Sabrina Ferilli torna sul palco per omaggiare Lucio Dalla. «Ho un ricordo bellissimo, come si può avere quando si ha la possibilità di stare vicini ad artisti unici. – racconta l’attrice - Lui prendeva dalla strada, prima di arrivare in studio, delle persone dalla strada e riservava sempre dei posti in platea per questa decine di persone: barboni, prostitute, era un’emozione sempre molto forte. Quelle persone erano empaticamente molto vicine anche a Lucio. Lì capisci cosa significa essere un’artista che va oltre, oltre la musica, e Lucio andava oltre al musica». Voto 8,5. Ditonellapiaga con Rettore: (“Chimica”) splendida partecipazione, il brano resta nella testa e si fa cantare. Voto 7. Yuman: (“Ora e qui”) voce cupa, tonalità soul, personalità da vendere. Ne sentiremo parlare. Voto 6. Achille Lauro: (“Domenica”) non è solo un cantante, ma un performer a 360°. Voto 7,5. Sanremo omaggia Raffaella Carrà: «Quando mi chiedono di Raffaella Carrà – spiega Amadeus - rispondo che semplicemente è stata la più grande di tutte. Aveva una personalità pazzesca, affascinante, brillante, comunicativa, intelligente. Una grande artista che sapeva come arrivare al cuore della gente». Sul palco il corpo di ballo del musical “Ballo ballo” con i più grandi successi della Raffa Nazionale: “Ballo ballo”, “Tanti auguri” e “Fiesta”. Ana Mena: (“Duecentomila ore”) siamo abituati ai suoi tormentoni estivi, questo brano è diverso. Voto 5,5. Tananai: (“Sesso occasionale”) il titolo può essere frainteso ma è un brano di vero amore. Voto 7-. Giovanni Truppi: (“Tuo padre, mia madre, Lucia”) più lo si ascolta e più si coglie la potenza di questo brano d’amore. Voto 7. Le Vibrazioni: (“Tantissimo”) rappresentano la parte rock di questa edizione ma non brillano. Voto 6-. Torna Mengoni canta “Mi fiderò di te” prima dell’annuncio della classifica dal 4° al 25° posto: Irama, Sangiovanni, Emma, La Rappresentante di Lista, Massimo Ranieri, Dargen D’Amico, Michele Bravi, Matteo Romano, Fabrizio Moro Aka 7esven, Achille Lauro, Noemi, Ditonellapiaga e Rettore, Rkomi, Iva Zanicchi, Giovanni Truppi, Highsnob e Hu, Yuman, Le Vibrazioni, Giusy Ferrei, Ana Mena, Tananai. Amadues apre nuovamente il televoto mentre assegna i premi della critica: Premio Giancarlo Bigazzi per la miglior composizione musicale votato dall’orchestra: Elisa; Il premio Sergio Bardotti per il miglior testo va a Fabrizio Moro; Il premio della Sala Stampa Lucio Dalla va a Gianni Morandi; Massimo Ranieri vince il premio della critica Mia Martini. Il pubblico da casa decreta la vittoria di Mahmood e Blanco, davanti ad Elisa seconda, e Gianni Morandi, terzo.