Antonio Conte sì. Antonio Conte no. Nelle ultime settimane è stato un saliscendi. L’ex allenatore del Tottenham è da sempre stato (nettamente) il favorito dei tifosi: senza se e senza ma. Alla faccia di una “juventinità” decisamente nota, ma che non interessa a nessuno. Solo De Laurentiis insiste su questa “juventinità” di Giuntoli, anche se poi ha preso Manna proprio dai bianconeri (e, si mormora, di fede juventina) e lo stesso può fare con Antonio Conte. Ai napoletani, in ogni caso, non frega nulla. L’ex Inter è il preferito, da sempre. Un nome che non solo pone precise garanzie tecniche (allenatore vincente e carismatico, di indubbia bravura), ma soprattutto riuscirebbe a dare entusiasmo. Una cosa non da poco dopo un’annata misera, come l’ha definita De Laurentiis. E in effetti il nome di Conte mette d’accordo tutti. Basterebbe prenderlo per dare un segnale forte e fare tutti felici. Eppure, il presidente del Napoli ci ha pensato e ripensato.

LO VOLEVA FORTEMENTE a novembre, quando esonerò Garcia. Proposta da ben 8 milioni a stagione (bonus inclusi) e totale libertà di manovra. Conte non accettò, perché non è mai voluto subentrare in corsa. Diede, però, la sua disponibilità per la prossima stagione, accettando anche un progetto basato sui giovani, con il nocciolo della rosa attuale che ritiene competitiva nonostante questa annata disastrosa. E da allora Conte ha aspettato. Va detto che all’epoca il Napoli era in corsa per la Champions. Per De Laurentiis il tecnico pugliese era una garanzia sufficiente per poter tornare in Europa (con la E maiuscola). Ecco perché fece quell’offerta così prestigiosa. Nel frattempo, però, il Napoli si è man mano perso per strada. Ora è fuori dalla Champions (e da tutto, molto probabilmente) e inoltre dovrà giocare due turni preliminari di Coppa Italia. Senza Champions i presupposti economici, o per meglio dire “la sostenibilità” dell’operazione Conte non era poi così agevole. Per questo le tante settimane di attesa. Conte era (ed è) libero, non ha mai avuto concrete pretendenti, eppure ormai a fine maggio il matrimonio non si è ancora fatto. Se De Laurentiis avesse voluto, lo avrebbe ingaggiato da tempo, anche perché Calzona è sempre stato ufficialmente un traghettatore. E invece varie riflessioni, tra cui quella suggerita da Manna, che hanno portato a puntare su Gasperini. Ma il “nicchiare” dell’allenatore dell’Atalanta, che infatti dovrebbe restare a Bergamo, avrebbe portato finalmente a una decisione. Piace anche Pioli, che porterebbe costi quasi dimezzati, ma in questo caso è il nuovo direttore sportivo, che in questi suoi primi giorni a Napoli (anche se non è stato ancora ufficializzato) ha annusato e capito l’ambiente. Serve davvero una scossa, un’iniezione di ottimismo.

CONTE È L’UOMO GIUSTO, perché quasi come un miracolo porterebbe entusiasmo. E quindi la riapertura del canale. Non è del tutto corretto parlare di trattativa lunga e articolata. Queste settimane non sono state trascorse a limare cifre e clausole. Perché le posizioni economiche sono sempre state chiare. E di fatto (salvo qualche concessione da inserire alla chiusura dell'accordo) il Napoli accontenterà l’allenatore pugliese, che ha posto le sue condizioni economiche. Queste vogliono dire garanzia di uno staff di grande livello (numeroso e costoso) e di un lavoro fatto con la consueta dedizione e affinità con un calcio competitivo e ambizioso. Conte aspettava con pazienza una chiamata, accettando anche di essere (di fatto) diventato l’alternativa a Gasperini, o "l'altra prima scelta", se si vuol dire senza far offendere nessuno. La sua voglia di Napoli era nota da tempo: ne aveva parlato lui stesso in un’intervista a “Belve” lo scorso mese di ottobre. Di certo l’allenatore non si svende e non abbassa le cifre del suo ingaggio. Lo sforzo lo farà il Napoli, che “pronti via” comincerà con un grande investimento economico per mettere il primo tassello alla rifondazione annunciata da DeLaurentiis. E a proposito di De Laurentiis, l’ultima parola è sempre la sua. E' vero che Manna ha incontrato Conte nei giorni scorsi, ma è il presidente a decidere e a finalizzare la trattativa. Che a dispetto di come pensano in tanti, è fiorita in queste ore per poter completarsi nei prossimi giorni. Quando De Laurentiis vorrà, Conte sarà il nuovo allenatore del Napoli.