Orgoglio cercasi in casa Napoli. Mancano cinque partite alla fine del campionato, ci sono in palio 15 punti, e gli azzurri devono provare a fare bene per ritrovare un po’ di onore vista la stagione disastrosa disputata fino a sabato scorso ad Empoli. Domenica prossima al “Maradona” arriva la Roma e quale migliore occasione per darsi una scossa e cercare di togliersi un po’ di schiaffi da faccia. I giallorossi, grazie all’apporto di De Rossi subentrato a Mourinho, sono riusciti a trovare la strada per risalire la classifica. Sono in semifinale di Europa League e hanno intenzione di raggiungere ogni obiettivo possibile. Purtroppo nel Napoli non è mai cambiato il vento. Mazzarri e Calzona non hanno fatto la differenza e la crisi è diventata sempre più grave. Ma certi scatti ci possono stare. Vedi il ribaltamento del risultato in casa delMonza. Perché non provare a scatenarsi contro i capitolini. Che sono nemici sportivi storici della piazza partenopea. Sarebbe l’occasione per ridare un po’ di sorrisi ad una tifoseria che da un anno all’altro si è vista crollare addosso il mondo. Per essere poi ottimisti oltre ogni limite, la matematica ancora tiene in gioco il Napoli per la zona Champions. Dovessero i capitolini pareggiare nel recupero con l’Udinese di Fabio Cannavaro, i punti di distacco sarebbero sei. E se si vincesse domenica diventerebbero tre. È un paradosso poter credere ancora alla grande Europa in una stagione fallimentare. Ma perché non provarci?

L’ASPETTO MENTALE. Calzona sta cercando di spingere isuoi calciatori toccando le corde giuste. Nelle conferenze stampa non nasconde le critiche. Addirittura ha parlato di un eletrocardiogramma piatto. Ci vorrebbe un defibrillatore per rianimare un gruppo che le qualitàce l’ha. Purtroppo ha messo off sull’interruttore e non riesce a fare luce più. Quando si ricorda di saper giocare al calcio ha delle folate come con il Monza. Ma poi si spegne di nuovo. E i risultati con Frosinone ed Empoli ne sono la chiara prova. Eppure nel Napoli dei giocatori leader ci sono. Di Lorenzo, Mario Rui, Anguissa e Politano hanno la possibilità di spronare i compagni quando si va in campo. Forse lo fanno pure ma a quanto pare nessuno recepisce. Sono crollati tutti in un tunnelche non sembra avere vie d’uscite. Uno spiraglio bisogna pur esserci. Al Castellani gli ultras hanno voluto un faccia a faccia con il capitano. Che ha parlato di un momento difficile che nessuno aveva messo in programma. Di certo, però, domenica con la Roma l’occasione per rialzarsi è unica. Almeno l’ultima speranza bisogna averla. Poi se dovesse andare male allora sarebbe la conferma definitiva che il ciuccio è morto, non è ferito.