Meglio prima che dopo. Il Napoli sta programmando l’appuntamento per blindare Khvicha Kvaratskhelia. Aurelio De Laurentiis è pronto ad incontrare l’entourage del georgiano per progettare il futuro insieme con un contratto abbastanza copioso. Oggi il numero 77 azzurro guadagna solo un milione e ducentomila euro ma è destinato ad essere uno dei calciatori azzurri più ricchi. Come è giusto che sia. Una volta detto addio ad Osimhen sarà lui il punto di forza del Napoli del futuro.Intanto il ragazzo, parlando al canale della Lega di Serie A, ha mostrato tutto il suo amore per Napoli e i napoletani. «Mi manca casa mia ogni giorno - ha spiegato in un video - ma ora sento checasa mia è in Italia e soprattutto in questa città, in cui si vive per il calcio. Si vede che i tifosi sono felici quando guardano il calcio e questo è incredibili perché non lo vedi da nessun'altra parte, devo dire. Il modo in cui i tifosi mitrattano, il modo in cui i tifosi mi amano, è una cosa grandissima». Kvara, poi, spiega il suo amore per il gioco più bello del mondo: «Il calcio per me è tutto, è la mia vita, non ci sono dubbi - ha proseguito -. Giocavo con i miei amici per strada ogni volta che uscivo di casa, anche dopo l'allenamento ero lì a giocare con loro. Ho mosso i miei primi passi nel calcio di strada, è lì che sono cresciuto. Penso che tu possa vederlo nel modo in cui gioco. Per strada fai tanti tocchi, ami avere la palla tra i piedi. E anche ora che gioco su campi veri, in grandi stadi, provo ancora a giocare come facevo per strada. Le strade mi hanno cresciuto come giocatore di calcio, sono state da ispirazione».Molte volte Kvara è stato avvicinato a Maradona. I suoi gol bellissimi hanno ricordato quelli del Pibe de oro. «È stato uno dei giocatori migliori della storia del calcio - ha chiarito Khvicha -. Penso che sia pazzesco che ci siano persone che mi paragonano a lui o che cercano di farlo. Per me èun piacere ovviamente e sono felice di tutto questo. Quando giochi nella squadra in cui giocava Maradona è un piacere. Prima di venire qui mio padre mi diceva sempre che Maradona era il migliore di sempre, era il suo idolo».Certo è che vincere lo scudetto al suo primo anno in Italia è stato unico nel suo genere. Difficilmente dimenticherà quelle emozioni. «È stato qualcosa di folle vincere il campionato - ha detto ancora Kvara - perché non avrei mai immaginato, neanche nei miei sogni più sfrenati, che un giorno sarei diventato campione d'Italia. Non potevo crederci, è stato un risultato troppo grande, non pensavo che sarei diventato campione d'Italia. Ma mentre uscivo ho pensato tra me e me “Ce l'ho fatta”».