PALERMO. L'inchiesta per sequestro di persona aperta nel pomeriggio dalla Procura di Agrigento sul caso Open Arms, è a carico di ignoti. È un atto dovuto dopo i due esposti presentati oggi dai legali della nave della Ong spagnola e dai giuristi democratici. I legali hanno chiesto di procedere per sequestro di persona, violenza privata e abuso in atti di ufficio. Nei giorni scorsi la Procura di Agrigento, guidata da Luigi Patronaggio, aveva aperto un primo fascicolo sulla vicenda Open Arms, per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina a carico di ignoti e uno per abuso d'ufficio. Il fascicolo è stato inviato alla Procura di Roma per competenza. Adesso un altro fascicolo per sequestro di persona. Nelle prossime ore i magistrati che coordinano l'inchiesta decideranno i prossimi passi.

Intanto Matteo Salvini continua a non cedere e a non ascoltare gli appelli per far evacuare la Open Arms. «La situazione a bordo è insostenibile. Minacce di suicidio, tentativi di violenza, tutte le persone sono fisicamente e psicologicamente distrutte. Al limite. Devono essere evacuate immediatamente», si legge in un tweet di Open Arms. Ma il ministro dell’Interno ha subito replicato: «Siamo davanti all'ennesima presa in giro della ong spagnola su nave spagnola, quella Open Arms che per giorni ha girovagato nel Mediterraneo al solo scopo di raccogliere più persone possibili per portarle sempre e solo in Italia. In tutto questo tempo sarebbero già andati e tornati in un porto spagnolo tre volte. Queste ong invece fanno solo battaglia politica, sulla pelle degli immigrati e contro il nostro Paese. Ma io non mollo». A sostegno della tesi di Salvini, le parole del responsabile del Poliambulatorio di Lampedusa: «Dei 13 naufraghi sbarcati per “motivi medici” dalla Open Arms uno aveva una otite. Gli altri stavano bene».

Inutili finora l’appello del presidente dell’Europarlamento, David Sassoli, e la denuncia di Oscar Camps di Open Arms e del fondatore di Emergency Gino Strada.