NAPOLI.  Corteo dei lavoratori Whirlpool di Napoli all'esterno dello stabilimento di via Argine. I lavoratori sono partiti dalla fabbrica dirigendosi verso il raccordo autostradale per la A3, bloccandolo per alcuni minuti per poi fare ritorno allo stabilimento. Non sono mancati momenti di tensione tra i manifestanti e le forze dell'ordine, ma per fortuna non ci sono stati scontri né tafferugli. "Si torna a far crescere la tensione su una vertenza lontana dalla conclusione, con lo spettro della cassa integrazione e nessuna volontà di garantire un futuro al sito di Napoli", spiega il delegato Uilm Vincenzo Accurso, uno degli oltre 400 lavoratori del sito napoletano. "Non vogliamo assistenzialismo, vogliamo il rispetto degli accordi ministeriali, il rispetto degli italiani e del lavoro. Basta depredare il territorio, garantiamo futuro e lavoro a chi il lavoro lo vuole fare e lo sa fare anche bene", conclude. "Questa vertenza e' una vertenza simbolo. Si torna per strada perche' dopo 8 mesi non si puo' ancora chiedere lavoro e fare lotte di classe: e' arrivato il momento che il governo prenda una posizione forte e tuteli tutti gli italiani". Cosi' Vincenzo Accurso, dipendente Whirlpool del sito di Napoli e delegato sindacale Uilm, a margine del corteo di stamane. Partiti dalla sede della fabbrica in via Argine, i lavoratori si sono diretti al raccordo autostradale per la A3 bloccandolo per alcuni minuti. Poi hanno fatto ritorno verso lo stabilimento.