NAPOLI. «Abbiamo la necessità di darvi immediatamente la forte sensazione, che per noi è certezza, del fatto che siamo uniti». Lo ha detto Stefano Caldoro, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Campania, in conferenza stampa con i segretari e coordinatori regionali dei partiti che sostengono la sua candidatura.

COALIZIONE UNITA. «Noi per fortuna discutiamo - ha spiegato Caldoro - abbiamo una forte dialettica interna questo aiuta perché arricchisce la coalizione. Ma siamo uniti quando dobbiamo fare le battaglie e questa è la nostra forza. Il nostro traguardo non è solo la vittoria alla Regione ma è più ampio, non è escluso che si possano fare elezioni a livello nazionale e avere questa coalizione al governo del Paese».

«Sul risultato elettorale siamo fiduciosi. Ho fatto tante battaglie e questa per alcuni versi è la più difficile e la più bella». «Oggi abbiamo i simboli che costituiscono il centrodestra nei gruppi parlamentari e le componenti politiche che sono organizzate in Parlamento e presenti nel territorio - ha aggiunto - ma ci saranno anche altre liste». 

CASO MONDRAGONE. Sul focolaio di Mondragone «la Regione nasconde i dati». «Un focolaio può capitare - ha spiegato Caldoro - ma che non c'erano contagi era una menzogna. Ieri, anche per merito del presidente della Provincia di Caserta, abbiamo scoperto che ci sono 23 nuovi contagi. Perché sono stati nascosti? Perché si doveva dire che non c'erano nuovi contagi prima che venisse Salvini? Bisogna affrontare i problemi, non utilizzarli politicamente, e a Mondragone dobbiamo dire la verità altrimenti generiamo panico». 

Caldoro ha ricordato di essersi recato due giorni fa a Mondragone «e ho incontrato le forze dell'ordine per dare un segnale chiaro che la colpa non è della Polizia o dei Carabinieri, il tema è che qualcuno oggi non ha fatto i controlli che doveva fare».

LISTE PULITE. «Sulle liste pulite la nostra coalizione ha avuto sempre idee chiarissime. Le regole le decidiamo noi e sappiamo deciderle e rispettarle». Così l'ex goveratore, interpellato sull'invito lanciato dalla candidata del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino a firmare un patto comune per le liste pulite. «Ho qualche perplessità che i Cinque Stelle possano determinare regole fatte bene, non sono affidabili», ha aggiunto Caldoro.