È morto all'ospedale Monaldi di Napoli, per complicazioni legate al Covid, il 42enne funzionario della Polizia di Stato, Luigi Schettino, sposato con due gemelli. Schettino era stato trasferito al nosocomio partenopeo dopo essere stato ricoverato per lungo tempo al Covid Hospital di Maddaloni.

Grande commozione tra i colleghi delle Questure di Napoli, dove era attualmente in servizio, e di Caserta, dove ha lavorato per tanti anni, svolgendo numerose indagini anticamorra; in particolare ha prestato servizio come funzionario al Posto Fisso di Casapesenna, alla Squadra Mobile, alla Digos e al Commissariato di Maddaloni.

Schettino era inoltre uno dei “ragazzi" di Don Giuseppe Diana, il sacerdote ucciso dal clan dei Casalesi il 19 marzo del 1994. Cresciuto nelle case popolari alla periferia di Aversa, Schettino, dopo quel «maledetto 19 marzo», da alunno di don Peppe - frequentava l'Itis di Aversa dove il prete insegnava religione - decise di farsi poliziotto e tornare nelle proprie terre d'origine per indagare sui clan.

Il sindaco di Marcianise, Antonello Velardi, in un lungo post sul Facebook lo ricorda così: «Il dottore Schettino non era originario di Marcianise ma qui si era ambientato bene: vi si era trasferito seguendo quella che sarebbe poi diventata la moglie e la mamma di due gemelli. Abitava a San Giuliano, faceva vita molto riservata».

«Giovane studente a Giurisprudenza a Santa Maria, era un asso del diritto amministrativo: alcuni suoi amici e colleghi ancora ricordano la sua seduta di laurea e la sua proclamazione con molto onore e con molti applausi. - continua Velardi - Aveva in testa (e nel cuore) la Polizia di Stato e perciò decise di arruolarsi. Una breve permanenza fuori, da giovane commissario; poi lo sbarco a Caserta fino alla guida della Digos, uno degli uffici più delicati».

«Se ne va una brava persona, un amorevole padre, un uomo dello Stato. Marcianisano di adozione, lo era diventato a tutti gli effetti. Per la nostra comunità è un altro durissimo colpo, ed anche un micidiale monito. Al dottore Schettino un commosso pensiero, ai familiari le più sentite condoglianze e un affettuoso abbraccio, alla Polizia di Stato il nostro cordoglio. Una morte ingiusta, gli sarà sicuramente lieve la terra» conclude Velardi.